L’inviato Ue nel Golfo, Luigi Di Maio, ha parlato del Governo e delle opposizioni con tanto di stoccata a Giuseppe Conte.
Dopo essere stato preso di mira per i suoi guadagni stellari, ecco Luigi Di Maio, inviato Ue nel Golfo, tornare protagonista con una intervista al Corriere della Sera nella quale non sono mancati alcuni passaggi pungenti relativi al Governo Meloni ma soprattutto in merito all’attuale numero uno del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
Luigi Di Maio invitato ad Atreju da FdI
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, di cui vi riportiamo solo alcuni estratti, Luigi Di Maio ha parlato dell’invito ricevuto alla festa di Fratelli d’Italia di Atreju. In questo senso, l’inviato Ue nel Golfo ha fatto chiarezza su quelle che potrebbero essere le sue simpatie per FdI visto anche il suo passato e quello della sua famiglia.
“Le simpatie a destra erano di mio padre, per quanto mi riguarda invece è un ritorno ad Atreju dopo la mia prima volta nel 2021”, ha detto. “A ogni modo ho apprezzato molto l’invito di Giovanni Donzelli e Arianna Meloni che voglio ringraziare”. E ancora: “Nessuna sintonia per FdI? Sicuramente mi sento in sintonia totale con gli altri relatori che parteciperanno al mio dibattito: Marco Minniti, Lorenzo Guerini, Giulio Terzi, Salvatore Caiata”.
Il commento su Meloni e Conte: la bordata al leader del M5S
Tra i vari passaggi del dialogo di Di Maio con il Corriere, anche un’analisi tra le forze politiche attuali, in particolare Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle con focus su quello che fu il suo partito in grado di raggiungere il 33% salvo poi perdere consensi. “La differenza la fa sempre il leader”, ha detto. E a precisa domanda se questa sua affermazione fosse una stoccata a Conte, l’inviato Ue ha spiegato: “È un dato di realtà. Oggi sono partiti agli antipodi, ma c’è da dire che Fratelli d’Italia è l’unico partito italiano con cui il M5S non ha mai condiviso un’esperienza di governo nella sua storia. So che entrambi si sentiranno lusingati da queste parole”.
