Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera: tra la guerra in Ucraina e i tentativi di accordo per la pace e la situazione relativa all’Unione Europea.
Non solo l’incontro di alcuni giorni fa con Zelensky. La Premier Giorgia Meloni, intervenuta alla Camera, ha fatto il punto sulle vicende di stretta attualità politica, con particolare focus alla ricerca di un accordo per la pace in Ucraina e a quelle che dovrebbero essere le mosse dell’Unione Europea. La Presidente del Consiglio ha ribadito il sostegno a Kiev.
Giorgia Meloni: l’Italia e il sostegno a Kiev
“Manteniamo chiaro che non intendiamo abbandonare l’Ucraina nella fase più delicata degli ultimi anni”, ha subito chiarito a gran voce Giorgia Meloni spiegando alla Camera come il tema Kiev e guerra in Ucraina occuperà “un ruolo di primo piano” nel Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre. “Ho partecipato a Berlino” alla cena insieme ad altri leader europei “in un clima costruttivo che vale la pena sottolineare”, ha fatto sapere ancora al Premier italiana.
“Il cammino verso la pace non può prescindere da 4 fattori fondamentali: lo stretto legame fra Europa e Usa che non sono competitor” e “hanno angoli di visuale non sovrapponibili data la differente posizione geografica; il rafforzamento della posizione negoziale ucraina”; la “tutela degli interessi dell’Europa” e “il mantenimento della pressione sulla Russia“, ha chiarito ancora la Meloni.
Il vero nemico: la stoccata all’Ue
Dopo aver ribadito come la Russia sia “impantanata” avendo conquistato solo “l’1,45% dei territori”, la Premier ha parlato delle mosse dell’Unione Europea. “Siamo convinti che la complessità di questo momento imponga uno sguardo ampio e pragmatico capace di abbandonare i dannosi dogmatismi ideologici che hanno ispirato le scelte passate di cui oggi vediamo limiti e contraddizioni e io penso che questa sia anche la strada maestra per rispondere alle sfide poste dalla nuova strategia di sicurezza americana”.
“Personalmente penso che sia inutile o forse addirittura dannoso lanciare strali contro un nemico immaginario perché il vero nemico da combattere è la nostra incapacità di decidere e l’ideologia del declino che l’Unione europea ha drammaticamente sposato negli ultimi anni”, ha detto ancora la Meloni. “La proposta della Commissione prevede maggiori contributi e minori allocazioni a politiche tradizionali per noi fondamentali come la Politica agricola comune e la Politica di coesione. Lo dirò senza giri di parole: non accetteremo di pagare di più per ottenere di meno“.
