Accordo sul coprifuoco, c’è la data. Cosa può cambiare e quando

Accordo sul coprifuoco, c’è la data. Cosa può cambiare e quando

Accordo trovato nella maggioranza sul coprifuoco. Check a metà maggio per valutare ulteriori aperture.

ROMA – Accordo trovato tra i partiti di maggioranza sul coprifuoco. Per evitare una nuova spaccatura all’interno dell’esecutivo e del Centrodestra, Lega e Forza Italia hanno spinto per la presentazione di un nuovo Ordine del Giorno non troppo distante da quello di Fratelli d’Italia.

Dopo ore di confronto anche con la Presidenza del Consiglio, si è arrivati al compromesso su un tema particolarmente spinoso: a metà maggio il governo procederà con una nuova valutazione epidemiologica e stabilirà se posticipare (improbabile la rimozione) l’inizio del coprifuoco alle 23.00.

A prescindere dalle rivendicazioni di parte, la soluzione del nodo coprifuoco, almeno per il momento, rispecchia quello che avevano detto il premier Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza, che quindi hanno tenuto il punto impegnandosi ad un check. Cosa che in realtà avevano già fatto. In poche parole è cambiato tutto per non cambiare nulla.

“Questo odg impegna entro maggio, e non quindi entro il 31 luglio a rivedere il coprifuoco. Poi il mese di maggio è lungo, è il mese della Madonna, del caldo. L’obiettivo è di cancellare il coprifuoco se i dati continueranno a essere buoni come lo sono. Abbiamo sancito un principio che, se i dati migliorano, riapri. Se i dati peggiorano, per carità di Dio”, esulta il leader della Lega Matteo Salvini.

Check a metà maggio

Un check che, secondo fonti di governo riportate dall’Adnkronos, è atteso nella prima metà del mese di maggio. Una valutazione è attesa entro le 2 o le 3 settimane dal 26 aprile, il primo giorno di riaperture. Nessuna cabina di regia, al momento, è stata convocata dal premier Draghi, ma dalla prossima settimana ogni giorno potrebbe essere buono per dare vita alla riunione di Governo e valutare le opportunità di riaperture.

Sul coprifuoco la partita continua ad essere aperta e nelle prossime ore potrebbero avvenire dei primi contatti informali per valutare l’ipotesi migliore. Il Centrodestra e Italia Viva spingono per l’eliminazione definitiva della misura, mentre Pd, M5s e Leu chiedono un rinvio. Su questo punto non si esclude un nuovo braccio di ferro ma con ogni probabilità, in nome della progressività, il coprifuoco sarà posticipato alle 23 e non rimosso.

Montecitorio

Le altre battaglie

La differenza all’interno della maggioranza c’è anche sulle altre riaperture. Da una parte M5s, Leu e Pd chiedono gradualità, dall’altra Fi, Lega e Iv vogliono una nuova accelerazione per far ripartire il Paese. E nel prossimo decreto potrebbero essere al vaglio anche la riapertura dei locali all’interno e di palestre e piscine oltre ad una data per il settore del wedding. Un confronto che entrerà nel vivo già nelle prossime settimane, con la Lega e Forza Italia pronti ad andare in pressing per consentire un ritorno alla normalità.