Una guerra durata cinquant’anni tra Canada e Danimarca per il possesso di un pezzo di roccia.
Si tratta di un pezzo di roccia inabitabile date le temperature nel Mar Glaciale Artico per cui i governi di Danimarca e Canada si stanno battendo da cinquant’anni. Sembra che i due paesi abbiano finalmente raggiunto un accordo ufficiale. L’accordo prevede la spartizione dell’isola di Hans, questa roccia di circa un chilometro quadrato. Metà andrà al Canada e metà andrà alla Danimarca. Questa contesa è diventata nota come la guerra del whisky.
Quest’isola di Hans si trova al centro dello stretto di Nares. Lo stretto divide il territorio settentrionale canadese – l’isola di Ellesmere – dalla Groenlandia. La Danimarca reclamava la sovranità dell’isola per la sua scoperta a metà ottocento e parte dell’arcipelago delle isole della Regina Elisabetta quindi appartenente alla Groenlandia, che all’epoca era possedimento della Danimarca. Mentre il Canada riteneva l’isola parte del suo territorio.
L’importanza strategica dell’isolotto
Il caso ha voluto che l’isola si trovasse lontana meno di 12 miglia da entrambe le sponde quindi dentro entrambe le acque territoriali secondo il diritto internazionale. Questo ha dato ai due paesi di protrarre per cinquant’anni questa contesa. Durante questo periodo i marinai lasciavano simboli dei propri paesi issando la propria bandiera al passaggio e lasciando bottiglie di whisky canadese o di schnapps danese. Per celebrare l’accordo i ministri degli Esteri di Canada e Danimarca si sono scambiati due bottiglie per sigillare la firma.
La piccola isola ghiacciata e inabitabile viene rivendicata dai due paesi non solo per un valore simbolico ma anche per la sua potenziale posizione strategica. Sia per le rotte verso il Polo Nord sia per eventuali diritti di estrazione mineraria e di idrocarburi. Ma il tutto è molto in potenziale.