L’addio di Gelmini ad Azione: l’annuncio dopo l’incontro con Calenda

L’addio di Gelmini ad Azione: l’annuncio dopo l’incontro con Calenda

Mariastella Gelmini lascia Azione dopo l’apertura del partito al campo largo. Un altro duro colpo per Carlo Calenda.

Mariastella Gelmini ha annunciato ufficialmente la sua uscita dal partito di Carlo Calenda. La decisione è stata resa pubblica dopo un incontro con lo stesso leader di Azione.

Tra le motivazioni principali, come riportato dall’Ansa, c’è il cosiddetto “campo largo“. Ecco le parole dell’ex ministra dell’Istruzione.

Carlo Calenda

Gelmini e le motivazioni della rottura con Calenda

Dopo un incontro con il leader Carlo Calenda, l’ex ministra ha annunciato l’addio ad Azione. Le motivazioni? Nell’annuncio cita “la decisione di entrare il campo largo” nelle “tre Regioni che andranno al voto in autunno“.

Non è la prima volta che Mariastella Gelmini mostra segni di insofferenza nei confronti di Azione. Già domenica 15 settembre, come riportato da Notizie.virgilio.it, aveva parlato con l’Ansa.

In quell’occasione, aveva affermato di non decisione definitiva, ma di aver: “Manifestato da tempo il mio disagio per alcune scelte fatte da Azione, in primis quella di sostenere il campo largo in Liguria e in altre due Regioni“. Una posizione che, alla luce dei recenti sviluppi, è diventata insostenibile per lei.

Il futuro incerto di Azione

L’uscita di Mariastella Gelmini è solo l’ultima di una serie di abbandoni che stanno colpendo Azione. Il partito è entrato in una fase di profonda crisi dopo il fallimento della campagna elettorale per le elezioni europee.

Prima dell’ex ministra, Enrico Costa – uno dei volti più noti di Azione e il primo deputato ad aderire al partito – ha annunciato il suo ritorno in Forza Italia.

Il deputato ha motivato la sua decisione con la contrarietà verso l’apertura al campo largo, dichiarando: “Non condivido ma rispetto questo percorso, che non seguirò“.

Tuttavia, Carlo Calenda ha offerto una versione differente, affermando a Radio 24 che è stato lui stesso a invitare Costa a lasciare il partito: “Un singolo parlamentare non può dettare ultimatum“.