Assurdo ribaltone: addio Schlein, ecco chi sarà il nuovo leader del PD
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Assurdo ribaltone: addio Schlein, ecco chi sarà il nuovo leader del PD

Giuseppe Conte e Elly Schlein

Il ritorno di Renzi nel PD e la possibile scissione nel M5S rimettono in discussione il futuro del Centrosinistra per le elezioni del 2025.

Il Centrosinistra italiano è in fermento dopo le recenti sconfitte elettorali e le crescenti tensioni interne. Matteo Renzi, con una possibile riunione al Partito Democratico (PD), e una scissione in vista per il Movimento 5 Stelle (M5S), potrebbero ridisegnare completamente lo scenario politico del 2025.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Questa nuova configurazione mette in discussione la leadership e la strategia dell’attuale segretaria del PD, Elly Schlein, aprendo nuovi interrogativi sul futuro della coalizione.

Matteo Renzi e Carlo Calenda
Matteo Renzi e Carlo Calenda

Le tensioni nel Movimento 5 Stelle

Il M5S è sempre più diviso, con una frattura crescente tra l’ala moderata guidata da Giuseppe Conte e quella più radicale, rappresentata da personaggi come Alessandro Di Battista e Virginia Raggi. Quest’ultimi potrebbero scegliere di distaccarsi, fondando un nuovo movimento o convergendo verso la formazione Sud chiama Nord di Cateno De Luca.

In questo contesto, uno dei punti critici sarà l’attribuzione del simbolo del Movimento, innescando un possibile confronto legale tra il fondatore Beppe Grillo e Conte.

Tuttavia, Conte non sembra intenzionato a rompere definitivamente con il PD. Nonostante il tono aggressivo verso Schlein su temi come la politica estera e l’economia, Conte manterrà aperto un canale di dialogo in vista delle prossime elezioni. Questa strategia potrebbe portare a un’alleanza, per evitare il rischio dell’irrilevanza politica.

Il ritorno di Renzi nel PD e il futuro delle alleanze

Dall’altro lato, Renzi potrebbe fare ritorno nel PD, accompagnato da figure di spicco come Maria Elena Boschi e Teresa Bellanova. Questa mossa risponderebbe alla necessità di rafforzare il Centrosinistra, specialmente dopo le recenti sconfitte elettorali, ma porterebbe inevitabilmente nuove tensioni all’interno della coalizione.

In ambienti vicini a Conte, infatti, l’idea di allearsi con Italia Viva resta una possibilità remota. Tuttavia, il rientro di Renzi potrebbe avvenire senza particolari tensioni: il leader del M5S non avrebbe il potere di opporsi, data la complessa situazione politica.

Anche il ruolo dei partiti minori sarà cruciale: Alleanza Verdi Sinistra (AVS), guidata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, sta diventando un ponte fondamentale per unire il Centrosinistra e potrebbe giocare un ruolo decisivo nelle future alleanze. Infine, la posizione centrista di Carlo Calenda, leader di Azione, rappresenta un altro elemento complicato, con un rifiuto netto di collaborare con Conte e AVS. Il tutto come riportato da affaritaliani.it

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 2 Novembre 2024 11:02

Scandalo di Halloween: spunta il clamoroso murale contro Giorgia Meloni e Giuli

nl pixel