Addio Spid: arriva la carta di identità digitale

Addio Spid: arriva la carta di identità digitale

Il governo vorrebbe abbandonare lo strumento dello Spid e sostituirla con la Cie, la carta di identità digitale.

Sabato alla festa del decennale di Fratelli d’Italia, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti ha parlato di una eventuale sostituzione dell’identità digitale usata dalla maggior parte dei cittadini italiani. «Dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e a promuovere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale, nazionale e gestita dallo Stato» ha detto parlando dei piani del governo.

L’identità digitale Spid è uno strumento con il quale i cittadini possono accedere ai servizi online della pubblica amministrazione ed effettuare pagamenti o iscrizioni a concorsi pubblici o nelle graduatorie per ricevere bonus e tanto altro. Il sottosegretario Butti però sarebbe per “spegnere gradualmente” questo strumento in favore della carta d’identità elettronica.

carta di identità

L’obiettivo non è eliminarla ma averne una sola

Quest’ultimo sarebbe l’evoluzione digitale del documento cartaceo a cui sono passati altrettanti cittadini italiani usata anche per accedere al sito di Inps o a quello dell’Agenzia delle entrate. La Cie può essere anche più sicura della Spid. Il sottosegretario ha chiarito che la sua intenzione non è quella di eliminare l’identità digitale ma averne soltanto una che sia nazionale e gestita dallo Stato. Il piano è quello «di lavorare per assicurare il rilascio della Cie da remoto, a costo zero e in 24 ore, e per garantirne la sua usabilità, attraverso soluzioni semplici almeno quanto lo Spid. Nei prossimi mesi occorrerà coinvolgere i fornitori di identità digitale” spiega il sottosegretario.

L’unico scoglio che persiste e su cui si deve lavorare sarebbe la migrazione dalla Spid alla Cie. “La migrazione andrà pertanto gestita a livello europeo, spiegandone il senso e, soprattutto, notificando tempestivamente eventuali variazioni tecnologiche necessarie a rendere la Cie più usabile» sottolinea Butti. Gli identity provider come Poste e tutti gli altri che forniscono la Spid avranno un ruolo nel cercare una situazione per passare alla Cie.