Imprese italiane colpite dalla guerra: arrivano gli aiuti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Aiuti del governo per i settori colpiti dalla guerra

Mario Draghi

Dopo i bonus e gli aiuti governativi fatti in contrasto alle chiusure imposte dalla pandemia, arrivano gli aiuti per gli effetti della guerra.

Proprio ora che le imprese italiane, ed europee stavano cominciando a ricarburare dopo il grave stop della pandemia e alle chiusure di più di un anno, arriva la guerra. Le conseguenze economiche della guerra in Ucraine si stanno facendo sentire anche in Italia, in determinati settori. Molte aziende stanno risentendo del blocco dell’export da parte della Russia che ha deciso in reazione alle dure reazioni. A pagarne più le spese sono le attività energivore, ovvero che vanno avanti grazie all’energia. L’aumento del gas e il blocco del flusso di un gasdotto russo sta mettendo in crisi vari settori.

Per far fronte a queste difficoltà, il governo ha già pronto un pacchetto di aiuti per i settori più colpiti da questa crisi. Arriva anche l’ok dalla Commissione europea che ha concesso ai governi di utilizzare denaro pubblico. L’obiettivo è alleviare l’impatto negativo provocato dal conflitto tra Russia e Ucraina e soprattutto offrire liquidità alle imprese. “Siamo pronti ad usare piena flessibilità del nostro pacchetto di aiuti di Stato per permettere agli stati membri di sostenere le aziende e i settori gravemente colpiti – ha dichiarato la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager – Insieme agli stati membri, stiamo esplorando le opzioni per fornire un sostegno necessario e proporzionato“.

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Mario Draghi
Mario Draghi

Il governo aiuta le imprese italiane colpite dalla guerra

Ad essere destinatarie di questi aiuti che arriveranno dal governo saranno le imprese siderurgiche, dell’automotive, del legno, della ceramica e dell’agroindustria. Coinvolte circa 27mila imprese che danno lavoro a 230mila addetti. Ma c’è chi ritiene che le imprese a rischio siano molte di più come Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, che ha parlato di 184mila imprese a rischio fallimento e di 1,4 milioni di posti di lavoro in bilico. Ma ad essere colpite sono anche le imprese dell’abbigliamento, del lusso, dei macchinari, dei mobili e delle calzature che soffrono del blocco dell’export verso la Russia.

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ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2022 13:41

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