Le forze russe hanno confiscato circa 14 tonnellate di aiuti umanitari diretti alla popolazione ucraina.
Non è la prima volta che i soldati russi bloccano i convogli pieni di aiuti umanitari che entrano nelle città per sostenere la popolazione civile. Ora la vicepremier ucraina ha annunciato che le forze russe hanno confiscato quattordici tonnellate di cibo e medicinali destinati ai civili di Melitopol, a metà fra Mariupol e la Crimea.
“Gli aiuti erano stati trasportati da pullman, messi a disposizione per evacuare i civili verso Zaporizhzhia“, dice Vereshchuk. Nel frattempo continuano i bombardamenti su Mariupol, la città-martire simbolo del prezzo che stanno pagando le persone ucraine. Al 36esimo giorno di guerra, Mariupol è completamente distrutta ma l’esercito russo non ferma i suoi attacchi.
Arriva il via libera per un corridoio umanitario per evacuare i civili che dovrebbe essere attivato questa mattina. Ma l’allerta è massima perché gli ucraini non credono alle parole di Mosca e le azioni di quest’ultimo mese hanno dimostrato l’inganno dell’esercito russo. Più volte il Cremlino aveva promesso un cessate il fuoco che non è stato rispettato e ha sparato sulla popolazione civile mietendo vittime e terrore.
Ucraini intrappolati nelle città
Il sindaco di Mariupol ha dichiarato che per chiunque cerchi di lasciare la città è molto pericoloso. «La città rimane chiusa all’ingresso ed è molto pericoloso uscire con i trasporti personali», ha detto Andryushchenko su Telegram. Il sindaco inoltre ha annunciato che le forze russe impediscono da giovedì l’entrata di aiuti umanitari, impedendo che anche la più piccola quantità di forniture umanitarie raggiungesse i residenti intrappolati, chiarendo che un «corridoio umanitario» pianificato non è stato aperto.
Neanche a sud dell’Ucraina, a Melitopol, dove erano diretti gli aiuti umanitari, i russi consentono ai cittadini di evacuare la città. “Gli occupanti stanno facendo di tutto per tenere le persone in città. La strada da Zaporozhye a Melitopol in tempo normale è di 1 ora, secondo me in tempo di guerra sono 4 ore, ma ora ci vogliono 2 giorni. Gli occupanti stanno deliberatamente trattenendo tutti per non liberare le persone e occupare la città», ha detto il sindaco. «Tutti vengono mandati solo in Crimea. Dicono che puoi arrivarci senza problemi, ma la nostra gente non vuole andare in Crimea», ha aggiunto il sindaco.