Migranti, archiviazione per Matteo Salvini e Piantedosi per il caso della Alan Kurdi. Il leader della Lega: “Bloccare gli sbarchi non autorizzati di immigrati non è reato!”
Alan Kurdi, si conclude con l’archiviazione l’indagine su Matteo Salvini. Il tribunale dei Ministri ha accolto la richiesta della Procura di Roma e ha archiviato il fascicolo sull’allora ministro degli Interni, indagato per abuso di ufficio e rifiuto di atti di ufficio.
Alan Kurdi, archiviazione per Matteo Salvini
Matteo Salvini era al centro di un’indagine per abuso di ufficio e rifiuto di atti di ufficio per il caso della Alan Kurdi dello scorso 3 aprile 2019. Il leader della Lega, all’epoca dei fatti titolare del Viminale, si era opposto allo sbarco delle sessantaquattro persone soccorse dalla nave dell’Ong Sea Eye al largo della Libia.
Disposta archiviazione anche per Piantedosi
Le autorità hanno disposto l’archiviazione anche per Matteo Piantedosi, che all’epoca della vicenda ricopriva l’incarico di capo del gabinetto del Viminale.
Il caso della Alan Kurdi
Il caso è quello della Alan Kurdi che lo scorso mese di aprile aveva soccorso sessantaquattro persone al largo della Libia. Matteo Salvini aveva negato lo sbarco alla nave dell’Ong Sea Eye. I migranti furono alla fine accolti da Germania, Francia, Lussemburgo e Portogallo.
Matteo Salvini: “Bloccare gli sbarchi non autorizzati di immigrati non è reato”
Il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato la notizia con un post condiviso sulla propria pagine Facebook, da dove ha lanciato la sfida alle Procure.
“Bene, un Tribunale finalmente riconosce che bloccare gli sbarchi non autorizzati di immigrati non è reato! Sono curioso di vedere a questo punto cosa decideranno le altre Procure, e una volta tornato al governo rifarò esattamente le stesse cose“