Alberto Di Tanno, nuovo azionista del Mantova, propone una nuova linea basata sulla concretezza: si riparte dal rispetto del lavoro.
Il Mantova si trova, per la seconda volta in sette anni, a dover ripartire da zero. Questa volta però i presupposti messi sul tavolo dall’azionista Alberto Di Tanno sembrano essere all’insegna della solidità e dell’impegno. Come riporta il sito Tuttomantova.it il tema sarà semplice e diretto: Il rispetto dei posti di lavoro prima delle follie del pallone. Una promessa che i tifosi del Mantova, provati da sette anni di gestioni confuse, non possono che accogliere con piacere.
Il lavoro e le persone prima di tutto
Trasparenza, programmazione triennale e rispetto dei budget sono al centro del programma di Alberto di Tanno che, da azionista, vorrebbe portare la sua esperienza imprenditoriale e costruire un calcio figlio della programmazione, lontano da improvvisazioni, soprattutto da quelle di carattere economico. Una impostazione più aziendale e meno dilettantistica per una realtà che, riporta la cronaca locale, negli ultimi anni ha conosciuto molte vicissitudini e momenti davvero difficili.
Il rispetto per le persone e i posti di lavoro insomma sembra essere il tema più caro al nuovo azionista, che in conferenza stampa ha serenamente dichiarato che “il calcio non è la priorità della sua vita”, pur lasciando intendere tutto l’impegno che intende portare nell’avventura mantovana, soprattutto per la tutela dei posti di lavoro. Un pragmatismo che, nelle pazzie del calcio, è sempre più raro e complesso da ritrovare. Del resto, è proprio questa la ragione per cui Gianluca Pecchini, presidente della Nazionale Italiana Cantanti e capo cordata del nuovo Mantova e Nicola Penta, amministratore delegato, hanno coinvolto Alberto Di Tanno nella nuova società: avere a disposizione una persona con un importante background imprenditoriale, per mantenere la nuova gestione con i piedi per terra.
Che però non dimentica il valore delle persone: Di Tanno infatti, come ha già dichiarato, ha partecipato per salvare il Mantova dalla terza categoria, ma il suo compito termina qui: la squadra, infatti, deve essere in condizione di autosostenersi. Con un progetto solido.
Il Mantova riparte, i tifosi sperano
Un nuova gestione che parte dal nuovo nome, Mantova 1911, il cui presidente, annunciato di recente, è Maurizio Bortolini. Il club, come noto, dovrà ripartire dalla serie D. Una situazione purtroppo non nuova per il club che, fra il 2010 e il 2018 avrà militato in due campionati dilettantistici, tre ci C2 e tre di Lega Pro. La speranza dei tifosi è che la nuova gestione, di cui Alberto Di Tanno è azionista di minoranza con il 30% delle quote, aiuti la società a uscire da quello che di fatto è un decennio sfortunato.
Il piano, annunciato in conferenza stampa e nella manifestazione di interesse, c’è ed è solido: Gianluca Pecchini si occuperà del marketing e delle sponsorizzazioni, mentre il progetto messo a punto da Nicola Penta, mette al centro l’autosostenibilità della squadra, anche attraverso le plusvalenze legate alla valorizzazione dei calciatori.
Insomma, una gestione oculata e pragmatica, che ha tutte le intenzioni di risollevare i destini del nuovo Mantova.