Alberto Michelotti è morto a Parma all’età di novantuno anni. È stato un arbitro-simbolo degli anni ’70 e un grande appassionato di ciclismo.
È morto all’età di novantuno anni Alberto Michelotti, arbitro in attività nel corso degli anni Settanta e uomo in grado di conquistare il cuore dei tifosi. Basti pensare che in occasione della sua ultima partita i tifosi del Napoli gli dedicarono uno striscione.
Morto Alberto Michelotti, storico arbitro
Alberto Michelotti si è spento a Parma all’età di novantuno anni. In pochi minuti sui social si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio da parte di persone che lo hanno conosciuto o che lo hanno visto arbitrare nei suoi anni d’oro.
“L’Associazione Italiana Arbitri piange Alberto Michelotti, 91 anni, figura storica del movimento arbitrale, entrato anche a far parte nel 2020 nella Hall of Fame del calcio italiano“, si legge nel post condiviso dall’Aia sui propri canali ufficiali.
L’Associazione Italiana #Arbitri piange Alberto Michelotti, 91 anni, figura storica del movimento arbitrale, entrato anche a far parte nel 2020 nella Hall of Fame del #calcio italiano. Leggi la news: https://t.co/jfH9UaWigu #AIA #sport pic.twitter.com/ADQfcAJ4Ko
— A.I.A. (@AIA_it) January 18, 2022
Chi era
Nato il 16 luglio del 1930, Michelotti muove i primi passi nel mondo del calcio… da calciatore. Giocava in porta. Poi, al termine di una carriera abbastanza breve e senza particolari lampi, inizia la sua seconda vita nel mondo del calcio. Quella da arbitro.
Diventa arbitro nel 1958 e dopo dieci anni in provincia arriva in Serie A. Si mette in luce per le sue qualità tecniche e per le sue doti umane. Dirige tre finali di Coppa Italia e dirige partite di spicco anche in ambito internazionale. Resteranno per sempre nella sua storia la finale di Coppa Uefa del ’79 tra Borussia e Stella Rossa e la partita inaugurale degli Europei del 1980, quando gli fu affidata la direzione della gara tra Cecoslovacchia e Germania Ovest.
Non solo il calcio. Michelotti era un grande appassionato di ciclismo e collaborò con Torriani nell’organizzazione del Giro d’Italia.