Alfonso Bonafede, "I grandi evasori sono parassiti, carcere è la rivoluzione"
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Bonafede, “I grandi evasori sono dei parassiti sulla testa dei cittadini, il carcere è una rivoluzione”

Alfonso Bonafede

Alfonso Bonafede esulta la vittoria del Movimento Cinque Stelle: “I grandi evasori sono dei parassiti, il carcere rappresenta una rivoluzione culturale”.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, Alfonso Bonafede ha parlato del carcere per i grandi evasori, la grande vittoria del Movimento 5 Stelle nel confronto nella maggioranza sulla manovra economica.

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Alfonso Bonafede: “Il carcere per i grandi evasori è una svolta epocale”

Proprio il tema del carcere per i grandi evasori aveva generato delle tensioni che il premier Giuseppe Conte ha faticato e non poco a gestire. Al termine di un lungo e duro confronto, i Cinque Stelle hanno portato a casa il punto, festeggiato sui canali social e a mezzo stampa.

È una svolta epocale“, ha detto Bonafede ai microfoni de il Corriere della Sera. “Io rivendico che dal punto di vista anche solo culturale la norma che prevede pene da 4 a 8 anni per chi evade cifre superiori ai 100.000 euro rappresenti un grande cambiamento. La soglia minima di quattro anni fa sì che non si acceda automaticamente a misure alternative alla detenzione, anche se poi toccherà sempre ai magistrati valutare i singoli casi e decidere“.

Alfonso Bonafede è poi entrato nel dettaglio di un provvedimento che in realtà è accompagnato da una lunga scia di dubbi sull’effettiva funzionalità oltre che sulla correttezza.

“Questa riforma è uno dei tasselli della lotta all’evasione fiscale, fra i più importanti. I cittadini devono sapere che lo Stato fa pagare il dovuto a tutti, e ciò consentirà a tutti di pagare meno. I grandi evasori sono parassiti che camminano sulla testa dei cittadini onesti, un fenomeno che non può rimanere impunito. Governo e maggioranza compatti hanno dato un segnale chiarissimo e netto”.

Alfonso Bonafede
Fonte foto: https://www.facebook.com/Alfonso.Bonafede.M5S/

Bonafede assicura, “È un testo concordato, non mi aspetto trappole in Parlamento”

Nella parte conclusiva della sua intervista Alfonso Bonafede ha parlato anche degli equilibri interni alla maggioranza di governo assicurando che non ci saranno sorprese in Parlamento.

“Il decreto è stato votato nei suoi contenuti dopo un’attenta interlocuzione con tutte le forze politiche che sostengono il governo. Ho fatto parlare e ho ascoltato tutti, anche i rappresentanti di Italia viva, e alla fine questo è il testo concordato. È il risultato di un lavoro di squadra, perciò non mi aspetto ripensamenti né trappole in Parlamento. Divergenze nella maggioranza? In materia di giustizia penale è normale che esistano sensibilità diverse, ma poi s’è trovato il punto d’incontro. In ogni caso abbiamo fatto slittare l’entrata in vigore a dopo la conversione in legge, per evitare problemi in caso di modifiche in Parlamento“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:46

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