Da Ikea a Ovs, cambiano gli stipendi: ecco di quanto aumentano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Da Ikea a Ovs, cambiano gli stipendi: ecco di quanto aumentano

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Accordo raggiunto tra Federdistribuzione e i sindacati per un aumento degli stipendi di 240 euro nel settore del retail moderno.

I dipendenti delle grandi catene del retail moderno e organizzato possono festeggiare un significativo aumento degli stipendi, grazie all’accordo raggiunto tra Federdistribuzione e le sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

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L’intesa prevede un aumento di 240 euro, che sarà in vigore fino al 31 marzo del 2027. Oltre all’aumento salariale, è previsto anche un pagamento una tantum di 350 euro, suddiviso in due tranche a luglio 2024 e luglio 2025.

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Aumento degli stipendi per i dipendenti del retail moderno: accordo fra le parti

Come riportato da Tg24.sky.it, Federdistribuzione, in una nota, ha annunciato il raggiungimento dell’accordo sottolineando che: “Dopo un confronto costruttivo tra le Parti, si è concluso il percorso negoziale con un accordo che dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno“.

L’accordo coinvolge le principali catene del retail, tra cui Ikea, Brico, Metro, Conforama, Carrefour, Esselunga, Vegé Acqua&sapone, Zara, Rinascente, Coin, Ovs, Kasanova, Kiko, Obi, Leroy Merlin e molte altre.

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro nel settore della distribuzione moderna organizzata è un importante segnale di riconoscimento per il lavoro svolto da centinaia di migliaia di dipendenti.

Il nuovo accorto: tutte le novità

Dal punto di vista economico, l’accordo prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al IV livello, che porterà all’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro, comprendendo anche l’una tantum.

La prima tranche di 70 euro, che è retroattiva ad aprile 2024, si aggiunge ai 30 euro concordati con l’accordo ponte del 2022. Inoltre, è stato previsto l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120 euro annui a 155.

Dal punto di vista normativo, il nuovo accordo affronta questioni rilevanti come la lotta alla violenza di genere, il graduale innalzamento dell’orario minimo dei lavoratori part-time, l’estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel weekend e il rafforzamento delle misure di conciliazione vita-lavoro.

Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, ha commentato: “Il percorso che abbiamo avviato per dare identità e specificità alle grandi imprese del retail che operano in Italia è per noi un impegno ineludibile“.

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ultimo aggiornamento: 25 Aprile 2024 16:32

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