Allarme Istat, è crisi per l'industria italiana: gli ultimi dati
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Allarme Istat, è crisi per l’industria italiana: gli ultimi dati

Operai Industria

Un inizio d’anno difficile per l’industria: dati Istat rivelano una marcata contrazione nei principali settori.

La produzione industriale italiana ha affrontato un significativo rallentamento a gennaio 2024, mettendo in luce sfide notevoli per l’economia del paese. Secondo le ultime stime Istat, si è verificata una diminuzione dell’1,2% rispetto al mese precedente e del 3,4% su base annua.

Questi numeri sottolineano una contrazione più severa del previsto, con una flessione media del -0,9% nel trimestre novembre-gennaio rispetto al trimestre antecedente, evidenziando una frenata che supera le aspettative degli analisti, che avevano previsto una riduzione dello 0,6% su base mensile.

Operai Industria
Leggi anche
Promesse tradite e labirinti burocratici: l’eterna attesa degli italiani per i risarcimenti delle frodi finanziarie

Istat, unico settore in positivo: l’energia

Come riportato da Today.it, l’analisi dei dati mostra una situazione disomogenea tra i vari settori. L’unico ambito che ha registrato una crescita è quello energetico, con un incremento del 2,5%.

Al contrario, i settori dei beni di consumo e dei beni strumentali hanno subito le contrazioni più marcate, rispettivamente del -2,0% e del -3,6%, mentre i beni intermedi sono rimasti stabili.

Nonostante il numero di giorni lavorativi sia stato superiore rispetto a gennaio 2023, l’indice complessivo ha visto un calo del 3,4% su base annua, trascinato verso il basso soprattutto dalla produzione di beni strumentali (-4,9%) e di consumo (-5,4%).

Le eccezioni nel panorama industriale

Nonostante il generale declino, alcuni settori hanno mostrato segni di resistenza e addirittura di crescita. La fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,0%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,1%) e l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (+0,6%) sono stati gli unici ambiti di attività economica con un incremento tendenziale.

Al contrario, le flessioni più pronunciate si sono verificate nella produzione di prodotti farmaceutici (-15,2%), nell’attività estrattiva (-9,9%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-8,0%). L’Istat ha commentato i dati sottolineando una situazione di generale difficoltà.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Marzo 2024 15:59

Promesse tradite e labirinti burocratici: l’eterna attesa degli italiani per i risarcimenti delle frodi finanziarie

nl pixel