Putin e Assad si incontrano al Cremlino per discutere della crisi mediorientale, mentre l’Idf recupera i corpi di cinque ostaggi a Gaza
I presidenti di Russia e Siria, Vladimir Putin e Bashar al Assad, si sono incontrati ieri sera al Cremlino, segnando un momento cruciale nel contesto della crisi mediorientale.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Tass, l’incontro ha visto Putin esprimere preoccupazione per l’aggravarsi della situazione nella regione.
Nel frattempo, l’Idf e lo Shin Bet hanno condotto un’operazione congiunta che ha portato al recupero dei corpi di cinque ostaggi israeliani a Gaza.
Putin e Assad discutono della crisi mediorientale
L’incontro tra Vladimir Putin e Bashar al Assad è stato trasmesso questa mattina dalla televisione russa, come riportato da Ansa, nonostante si sia svolto la sera precedente.
Durante il colloquio, il Capo del Cremlino ha sottolineato: “Naturalmente sono molto interessato a sentire la sua opinione su come si sta evolvendo la situazione nella regione in generale. Purtroppo mostra una tendenza al deterioramento“.
Queste parole riflettono la crescente preoccupazione internazionale per le tensioni in Medio Oriente. Con Mosca che potrebbe giocare un ruolo di mediazione tra Siria e Turchia per stabilizzare la regione.
Le relazioni tra Russia e Siria restano forti, con entrambi i leader che cercano di affrontare le sfide condivise, inclusa la questione del terrorismo e della stabilità regionale.
Recuperati i corpi degli ostaggi a Gaza
Nelle ultime ore, l’esercito israeliano ha recuperato i corpi di cinque ostaggi rapiti durante l’attacco del 7 ottobre nella Striscia di Gaza.
L’Idf ha reso noti i nomi delle vittime: Maya Goren, Ravid Aryeh Katz, Oren Goldin, Tomer Ahimas e Kiril Brodski.
I loro resti sono stati rinvenuti in un tunnel a Khan Yunis, un’operazione resa possibile grazie alle precise informazioni di intelligence fornite dallo Shin Bet.
“Continueremo a combattere Hamas fino alla sua sconfitta e siamo impegnati al ritorno a casa degli ostaggi“, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
Ha, infine, espresso enorme gratitudine all’Idf e alle forze di sicurezza per il successo della missione di recupero.