Le parole del presidente della Regione Emilia-Romagna: “Abbiamo bisogno di risposte”.
Riguardo la tragedia dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, si è espresso il presidente della Regione Stefano Bonaccini ospite a Omnibus su La7. “Dopo l’alluvione il governo ci ha chiesto una stima dei danni e lavorando giorno e notte abbiamo consegnato la prima stima di 8,8 miliardi. Non servono tutti subito, ma ne servono 1,8 per sistemare frane, fiumi e strade prima dell’autunno, per evitare che nuove piogge possano causare ulteriori danni. Vogliamo collaborare con il governo” – ha affermato Bonaccini – “ma abbiamo bisogno di risposte“.
Bonaccini sulla nomina del commissario
“La nomina del commissario” – continua Bonaccini – “sta cominciando a diventare un po’ troppo tardiva. Il ministro Musumeci sosteneva che non c’era fretta. Io, insieme ai sindaci, compresi quelli di centrodestra, e alle parti sociali pensiamo che si debba tenere insieme emergenza e ricostruzione: ed è per questo che serve il commissario“.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna afferma: “Dopo l’incontro della scorsa settimana non siamo più stati convocati, ma non è una settimana in più o in meno che fa la differenza. Dei 2,2 miliardi stanziati dal governo, solo 200 milioni servono per i lavori. Ne abbiamo già spesi il doppio, perché i sindaci hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo“.
“In occasione della ricostruzione del sisma in Emilia” – conclude Bonaccini – i 12 miliardi stanziati dai governi da Monti in poi si sono succeduti, sono tornati indietro con gli interessi nelle casse degli italiani. Lo stesso succederà con la Romagna“.