Ecco alcune alternative a Lightroom, gratuite e Open Source, per chi ha bisogno di gestire la sua galleria fotografica senza spendere.
Adobe ha una tradizione più che trentennale nei software per l’imaging e l’elaborazione fotografica. Negli anni al celeberrimo Photoshop se ne sono aggiunti molti altri, come Lightroom per la gestione avanzata delle gallerie di immagini e foto. Chi preferisce il mondo Open Source o vuole lavorare a budget ridotto tuttavia non deve rimanere a bocca asciutta. Ecco alcune delle principali alternative a Lightroom provenienti dal mondo dell’Open Source e del freeware.
Darktable, ottimo per processare le immagini RAW
Il formato RAW, per chi è esperto di fotografia, ha una serie di vantaggi. Ma per sfruttarlo al meglio è necessario disporre dei programmi giusti.
Darktable è un programma per la visualizzazione e la modifica di file immagine RAW. I file RAW sono foto che non hanno subito alcuna elaborazione. A differenza dei JPG, non contengono alcuna compressione. Non si tratta di un formato finale, ma di uno pensato proprio per essere lavorato con applicazioni di ritocco e gestione.
Darktable si divide in due aree di lavoro principali: Lighttable e Darkroom.
Lighttable è la zona dove si va per esportare le immagini, modificare i metadati e applicare i tag. E’ anche la parte del programma che possiamo usare per organizzare le immagini.
Darkroom è la zona per la manipolazione delle immagini, dove effettuare il ritocco vero e proprio, cioè modificare livelli, contrasto e così via.
RawTherapee, l’alternativa a Lightroom più simile all’originale
RawTherapee è uno strumento di editing open source di fascia alta che costituisce una valida alternativa a Lightroom.
Somiglia al popolare programma di casa Adobe anche nel flusso di lavoro. Per esempio ha la possibilità di inviare le immagini elaborate ad altri programmi per ulteriori modifiche.
Anche RawTherapee è non distruttivo, questo significa che possiamo sempre recuperare l’immagine originale, senza elaborazioni, con un semplice click. Proprio come Lightroom, è un processore RAW che permette di vedere le immagini immediatamente, non dopo averle selezionate singolarmente.
L’unica funzione che manca in questo programma rispetto a Lightroom è la capacità di organizzare le immagini in cartelle in modo automatico. Possiamo farlo manualmente, ma questo rende il flusso di lavoro meno fluido.
Anche se la sua interfaccia è come Lightroom, ha comunque una curva di apprendimento diversa.
Come molti programmi Open Source è disponibile per la maggior parte dei sistemi operativi: Windows, MacOS e Linux.
DigiKam, la scelta più semplice per gli utenti Linux
Nato come software di catalogazione per ambienti Linux, DigiKam negli anni si è arricchito di funzioni fino a diventare uno degli strumenti più potenti del mondo Open Source.
Probabilmente chi usa o ha usato una versione di Linux con l’interfaccia KDE lo conosce già, visto che è una delle applicazioni predefinite. Se siamo disposti a scendere a qualche compromesso con la filosofia Open Source, DigiKam ha molto da offrire.
In particolare, offre anche alcuni strumenti di fotoritocco, per esempio epr aggiungere testi alle immagini, ma soprattutto permette l’accesso a una enorme quantità di metadati, anche quelli specifici di molti produttori. Che per gli appassionati di fotografia sono fondamentali.
Fonte foto copertina: pexels.com/photo/adult-art-artist-blur-297648/