Amanda Knox torna in Italia per difendersi: “Voglio che i miei figli vedano cosa significhi battersi per la verità”.
Dopo il ricorso di annullamento della pena per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta di Amanda Knox che a breve tornerà a Firenze per difendersi. Assolta dopo anni di processi per l’omicidio di Meredith Kercher, la 36enne è stata condannata a tre anni di carcere dopo aver accusato Lumumba del delitto.
Il processo si rifà: “Torno in Italia per difendermi”
Sui propri canali social, Amanda Knox ha scritto di non aver paura di “tornare in Italia per difendermi, ero impreparata a 20 anni ma dopo tutti questi anni sono pronta. E voglio che i miei figli vedano cosa significhi battersi per la verità“.
L’ex studentessa americana adesso vuole “riabilitare il suo nome”, che da 16 anni viene ancora macchiato. Mentre invece, “l’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher – dice Knox riferendosi a Rudy Guede – è oggi libero e e continua a negare il suo coinvolgimento”.
In una serie di post pubblicati sui social, la 36enne – oggi madre di due figli – dichiara di non temere di “prendere posizione” sul caso di Meredith, sulla quale continua a dichiararsi innocente. “Non ero disposta a farlo oltre dieci anni fa, ma sono contenta di farlo oggi“.
La condanna di Amanda Knox
Sia Amanda Knox che l’allora fidanzato Raffaele Sollecito furono assolti dopo essere stati accusati di aver ucciso – il 1° novembre del 2007 – la studentessa americana Meredith Kercher. Anche Rudy Guede era stato condannato, ma dopo aver scontato la sua pena in carcere è stato scarcerato: oggi però si trova nei guai per le accuse dell’ex fidanzata.
Nei confronti di Amanda però fu sollevata un’accusa di calunnia da parte di Patrick Lumumba, il proprietario del pub Le Chic di Perugia che la donna accusò di omicidio. L’uomo fu inizialmente arrestato, per poi essere rilasciato quando le autorità compresero la sua innocenza.
Knox fu condannata invece dal Tribunale a tre anni di reclusione per aver diffamato Lumumba, ordinandone però la scarcerazione in quanto già scontati in custodia cautelare. Nei mesi scorsi Amanda Knox ha chiesto l’annullamento della condanna con un ricorso in Cassazione, che ha accolto in parte la richiesta di Amanda, ordinando un nuovo processo che si aprirà davanti ai giudici del Tribunale di Firenze.