Prodotta nella Germania Occidentale nella prima metà degli anni Sessanta, la Amphicar 770 ha riscosso particolare successo negli Stati Uniti.
La Amphicar 770 è un modello di auto cabriolet prodotto tra il 1960 e il 1965. Deve il suo nome al fatto di avere caratteristiche da veicolo anfibio, infatti ‘Amphicar’ deriva dall’unione di ‘amphibious‘ (anfibio) e ‘car‘.
La storia della Amphicar
La cabrio anfibia viene progettata all’alba degli anni Sessanta dal designer e industriale tedesco Hans Trippel. Al netto di alcune vicissitudini personali, Trippel (internato dai francesi fino al 1949) viene ricordato soprattutto per aver collaborato al design dei modelli di Mercedes-Benz con le portiere ad ali di gabbiano, oltre che per l’Amphicar e per aver diretto l’impianto Bugatti di Molsheim.
Quest’ultima viene presentata al pubblico al Salone dell’Auto di New York nel 1961 e resterà in produzione fino al 1965. Nei tre anni successivi, ne verranno assemblati altri esemplari, sfruttando componenti di magazzino prodotti in precedenza per una produzione prevista di 25mila unità. In totale, tra il 1961 ed il 1968 sono stati prodotti 3.878 esemplari della prima e unica serie della Amphicar 770.
Le unità venivano prodotte dal Gruppo Quandt e assemblate a Lubecca (nella allora Germania Occidentale, presso gli impianti della IWK, ovvero la Industrie-Werke Karlsruhe AG) e a Berlino-Borsigwalde. Verso la fine degli anni Sessanta, un’azienda americana acquistò tutti i pezzi di ricambio e i macchinari di produzione.
Il prezzo di listino al momento del lancio era piuttosto alto, pari a circa diecimila marchi tedeschi, specie se relazionato alle prestazioni complessive della vettura sia su strada che in acqua. La maggior parte delle Amphicar prodotte (oltre tremila) venne importata negli Stati Uniti dove, a causa del prezzo poco competitivo, (circa il doppio rispetto al Volkswagen Maggiolino), le vendite si interruppero bruscamente verso la fine del decennio. Circa un centinaio di esemplari furono messi in vendita anche sul mercato inglese (a partire dal 1964) dopo i necessari adattamenti tecnici per passare dalla guida a destra alla guida a sinistra.
Grazie alle peculiarità tecniche ed al design semplice ma intrigante, le Amphicar hanno guadagnato un posto di rilievo nella cultura popolare americana, anche grazie a piccole ‘imprese’ come ad esempio l’attraversamento del fiume Yukon in Alaska o del Canale della Manica (entrambi nel 1965). L’auto ottenne ulteriore popolarità durante gli anni Sessanta sia per essere apparsa in diversi film (tra cui “L’infallibile ispettore Clouseau“) sia perché Lyndon Johnson, 36° presidente degli Stati Uniti, ne possedeva una nel proprio ranch in Texas.
Di recente, le Amphicar sono state riportate in auge dal Walt Disney World di Orlando, in Florida. La Boat House di Disney Springs offre la possibilità di fare un giro sul lago Buena Vista a bordo di una Amphicar, al costo di 125 dollari per gruppi di almeno tre persone. La ‘flotta’ in dotazione alla Boat House conta otto esemplari in tutto, rielaborati dal punto di vista meccanico per assicurare i più alti standard possibili di sicurezza durante la navigazione in acqua.
Scheda tecnica Amphicar 770: meccanica e motorizzazione
La Amphicar 770 si presenta come cabriolet a due porte – omologata per due o quattro posti – lunga 4300 mm, larga 1565 m, alta (senza carico) 1520 mm con un passo che misura 2100 mm. Il veicolo pesa 1050 kg, è dotato di un serbatoio per il carburante da 47 litri e può trasportare un carico massimo di 350 kg.
Il motore Amphicar è un quattro cilindri in linea a benzina mutuato dalla Herald, una berlina compatta prodotta dalla Casa automobilistica britannica Triumph tra il 1959 ed il 1971. Il propulsore, montato al posteriore, ha una cilindrata da 1.147 cc ed è in grado di sviluppare una potenza massima pari a 38.3 CV ad un regime di 4.750 giri al minuto e una coppia motrice di 80 Nm già a 2.500 giri. Il motore è coadiuvato da un cambio manuale completamente sincronizzato a quattro rapporti, adatto sia per la marcia su strada che per l’assetto anfibio. La trazione è anteriore, sia su strada che in acqua.
Per quanto riguarda le prestazioni, la Amphicar è in grado di raggiungere i 120 km/h su strada e 12 km/h in acqua. I consumi (su strada) dichiarati sono pari a 9.6 di carburante ogni 100 km a 35 miglia orarie (56.4 km/h); in acqua, invece, la Amphicar consuma 2.3 litri di carburante ogni ora (a 6 km/h) e 11.5 litri per ora alla velocità massima.
Dal punto di vista della meccanica, la vettura presenta una carrozzeria in acciaio autoportante, con un doppio telaio tubolare rinforzato per assicurare le migliori prestazione idrodinamiche in assetto anfibio. L’auto monta sospensioni a barre longitudinali, ammortizzatori idraulici e freni idraulici con tamburo da 230 mm di diametro. Tutte le componenti mobili (portiere e finestrini), così come il vano motore, sono a tenuta stagna per assicurare il totale isolamento dell’abitacolo durante la navigazione in acqua. Per guidare una Amphicar in Italia – e in Germania – è necessario essere in possesso di una licenza nautica da diporto.
Equipaggiamento di serie e accessori
Le dotazioni di base della Amphicar sono piuttosto modeste, così come la gamma di accessori speciali da aggiungere all’allestimento di base.
L’equipaggiamento standard include l’impianto di condizionamento dell’aria regolato elettricamente, lo sbrinatore, alette parasole con specchietto di cortesia, accendisigaro e orologio analogico. In aggiunta, l’auto offre come accessori normali le luci di posizione, un kit di attrezzi e la ruota di scorta mentre gli optional speciali sono: giubbotto di salvataggio, estintore e radio.
Le opzioni per la tinta della carrozzeria erano quattro: rosso regata, bianco spiaggia, blu laguna e verde fiordo.
Le Amphicar in vendita
Come già sottolineato, la maggior parte delle (poche) Amphicar prodotte sono state importate negli Stati Uniti. Questo rende molto difficile reperirne un modello sul mercato italiano dove, di fatto, la piccola anfibia tedesca è praticamente introvabile.
Per trovare una Amphicar usata in vendita bisogna rivolgersi a siti specializzati (come ad esempio Classic Trader) che raccolgono e pubblicano annunci da tutta Europa. I pochi esemplari della cabrio anfibia di Hans Trippel sono in vendita nei Paesi Bassi e in Belgio a prezzi che si aggirano attorno ai 60.000 euro. Sul portale carforsale.com, invece, i prezzi vanno da 17.000 a 78.000 dollari. In generale, i modelli che costano di più sono quelli prodotti nei primissimi anni Sessanta, con un chilometraggio contenuto oppure restaurati in condizioni pari all’originale.
Fonte foto: https://www.facebook.com/CAAARGUIDE