L’analisi del governo Conte Bis: la geografia dei ministeri si sposta al Sud, il programma spinge l’Italia a Sinistra. Sono sette le donne, la media età fa invidia all’Europa.
Un’analisi sulla squadra e il programma del governo Conte Bis emergono due differenze anche politicamente rilevanti con l’esperienza gialloverde. Gli obiettivi programmatici dei giallorossi spostano la politica italiana a Sinistra, come evidenziato con buona lungimiranza da Silvio Berlusconi. I profili che accompagneranno il Presidente del Consiglio nella sua nuova avventura invece evidenziano uno spostamento al Sud.
“Il Nord all’opposizione”
Molti detrattori del governo giallorosso hanno utilizzato questa espressione per descrivere il nuovo governo: il Nord all’opposizione. Il dato merita una riflessione attenta.
I ministri provenienti dal Sud Italia sono undici, quelli settentrionali sono otto. La differenza non è sostanziale, ma diventa interessante analizzando la cartina geografica dell’Italia al governo.
Quattro ministri della nuova squadra di governo vengono dalla Campania (prima della classifica), tre dalla Sicilia, 2 della Basilicata e 2 dalla Puglia.
I settentrionali si dividono equamente tra Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna (2 da ogni regione), cui si aggiungono un triestino e uno proveniente dal Veneto.
Completano il quadro due ministri romani che giocano in casa.
Analisi sul governo Conte bis, un esecutivo giovane
Il Conte Bis abbassa la media età del governo Lega-M5S. La squadra dei ministri si attesta a 47 anni (47,7) che rappresenta un bel segale da parte di una squadra che sin dal primo momento ha fatto sapere di voler prestare particolare attenzione ai giovani.
Parità di genere e quote rosa
Altro tema che ha cambiato le carte in tavola nel corso della trattativa è stato quello delle Quote Rosa Le donna nel Conte Bis sono 7 su 20 ma molte di queste ricoprono incarichi di primissimo piano.
Il programma di governo
Il programma del nuovo governo spinge senza dubbio l’Italia a sinistra dopo i quattordici mesi in cui Salvini ha dato nuovo vigore al Centrodestra e alla Destra italiana. Il primo segno di discontinuità arriverà dalla revisione dei decreti Sicurezza.