“Comprate BTC…
“Comprate BTC”. Queste parole, di colore per niente oscuro alla generazione Z, sono apparse con gran risalto nel nuovo trailer di “Grand Theft Auto VI”, il videogame piu’ famoso e venduto al mondo: di fatto, i Bitcoin sono diventati ufficialmente la criptovaluta più glamour di un universo parallelo ricco di motoscafi, supercar e super eroi. Il momento per un debutto del genere non poteva essere migliore: il prezzo dei Bitcoin è quasi triplicato quest’anno, fino a circa 42.000 dollari, livello in cui si trovava prima del crollo di “Terra” nel 2022.
Che dire ? Sono tornati i tempi d’oro della criptovaluta, o si tratta del periodico fuoco di paglia che infiamma i giovani investitori e il popolo delle criptovalute?
La risposta migliore viene dalla storia dei Bitcoin: il vero propellente della criptovaluta non sono le dichiarazioni entusiastiche dei vip della Silicon Valley sul radioso futuro della valuta digitale, ma in realtà le scelte di politica monetaria delle banche centrali. Tutti i rally dei Bitcoin sono partiti infatti dagli allentamenti monetari senza precedenti degli ultimi dieci anni e da un aumento dell’offerta di moneta a nuovi massimi. Il problema con il rally attuale e’ che niente di tutto ciò sembra ora all’orizzonte: i tassi di interesse, sia in Usa che in Europa, sono infatti ancora ai massimi storici e ci resteranno finché l’inflazione non tornerà sotto controllo. Uno studio di S&P pubblicato a maggio, ha rilevato una correlazione positiva di 0,75 – non proprio una causalità, ma suggerendo più di una coincidenza – tra la crescita dell’offerta di moneta e il prezzo della criptovalute dal 2017, con il denaro virtuale che “si comporta bene” in tempi di politica monetaria espansiva. Come copertura contro gli shock economici, il record era meno chiaro – non dimentichiamo che Bitcoin è crollato del 50% quando il Covid-19 ha colpito per la prima volta nel marzo 2020 – e come copertura contro l’inflazione, i risultati sono stati inconcludenti e non buoni quanto l’oro. Perché allora i Bitcoin sono tornati a volare? La risposta più concreta e logica riguarda le aspettative degli investitori: e’ tornata in campo la voglia di rischio. Come dice appunto la nuova edizione di Grand Theft Auto.
Secondo le analisi tecniche di Borsa, infatti, I trader stanno aumentando le scommesse sull’allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea il prossimo anno, alzando la posta in gioco per la presidente Christine Lagarde mentre si prepara per un delicato incontro politico la prossima settimana.
Mercoledì, oggi, i mercati hanno “scontato” sei tagli dei tassi di un quarto di punto da parte della Banca Centrale Europea nel 2024, una mossa che porterebbe il tasso chiave al 2,5%. Anche se le scommesse sono state leggermente ridotte nel corso della giornata, Deutsche Bank ha contribuito ad alimentare il sentimento accomodante rivedendo le sue previsioni per prevedere tagli dei tassi di 150 punti base.
Mentre i politici continuano a mettere in guardia dalla minaccia rappresentata dall’inflazione, una serie di commenti accomodanti negli ultimi giorni hanno suggerito che probabilmente non saranno necessari aumenti superiori al 4% a causa del calo dell’inflazione. I mercati stanno attualmente scontando una probabilità pari a quasi il 90% che il ciclo di allentamento inizi nel primo trimestre del prossimo anno, uno scenario a malapena contemplato solo tre settimane fa. Il consiglio per chi vuole “giocare”? Allacciate bene le cinture di sicurezza.