La Cina minaccia una nuova guerra? “Conflitti se gli Stati Uniti non frenano”

La Cina minaccia una nuova guerra? “Conflitti se gli Stati Uniti non frenano”

La Cina ha lanciato un avvertimento nei confronti degli Stati Uniti: “Usa cambi atteggiamento altrimenti si rischia scontro”.

Continuano le tensioni tra Stati Uniti e Cina. In questo senso il presidente cinese Xi Jinping ha accusato nuovamente gli Usa e l’Occidente di contribuire ad un possibile scontro. Secondo Xi Jinping sarebbe in corso “un accerchiamento e una repressione totale” di Pechino. 

L’accusa di Xi Jinping

Ancora una volta la Cina punta il dito contro Usa e Occidente, in occasione di un Consiglio politico consultivo dell’Assemblea del popolo. Il leader di Pechino avrebbe accusato “i Paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, di attuare un contenimento, un accerchiamento e una repressione totale della Cina, che ha portato a sfide gravi e senza precedenti per lo sviluppo” della Cina. 

L’intervento del ministro degli Esteri cinese

Ma l’accusa non finisce qui. È intervenuto anche il nuovo ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, che senza indugi ha lanciato un avvertimento nei confronti degli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri avverte gli Usa di cambiare atteggiamento nei confronti della Cina, altrimenti le conseguenze saranno “catastrofiche” nell’ambito dei rapporti tra i due Paesi. 

Il ministro degli Esteri, durante la sua prima conferenza stampa all’annuale Assemblea del popolo prosegue asserendo: “Se gli Stati Uniti non tirano il freno, ma continuano ad accelerare lungo la strada sbagliata, nessun guardrail potrà impedire il deragliamento e ci saranno sicuramente conflitti e scontri”. 

Il politico cinese afferma che Washington abbia “una visione gravemente distorta” di Pechino. Secondo la Cina gli Usa vedrebbero la Pechino come “il suo rivale fondamentale e la sfida geopolitica più importante. La politica Stati Uniti-Cina si è completamente allontanata da un percorso razionale e solido”. 

Infine il proloquio si conclude con un’analogia, nella quale il politico cinese paragona i due Stati – Cina e Usa – a due atleti olimpici in competizione. “Se un atleta, invece di concentrarsi sul dare il meglio di sé, cerca sempre di ingannare l’altro o di metterlo in difficoltà, non si tratta di una competizione leale, ma di una maldicenza. Questa non è una competizione leale, ma un confronto malevolo e falloso”. 

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