Andrea Conti: “Pressioni? Sono gli avversari che devono stare attenti”

Andrea Conti: “Pressioni? Sono gli avversari che devono stare attenti”

Andra Conti: “Al Milan per essere protagonista”. Il giocatore azzurro si presenta ai tifosi in una lunga intervista al Corriere dello Sport.

Andrea Conti, capelli biondi, sorriso genuino e tanta voglia di giocare al calcio: il giovane esterno azzurro ha dimostrato nei suoi trascorsi all’Atalanta di poter diventare potenzialmente un giocatore di primissimo livello, e l’impressione è che il trasferimento in rossonero possa rappresentare per lui il trampolino per il grande salto. Nelle primissime apparizioni agli ordini di Vincenzo Montella il giocatore ha impressionato positivamente riaccendendo nei tifosi la speranza di tornare a vedere qualche cross buono partire dalla destra.

Andrea Conti: “Al Milan è come un sogno, è l’unica squadra che ho voluto”

Intervenuto ai microfoni de Il Corriere dello Sport, l’ex atalantino ha parlato del suo trasferimento al Milan: “È il coronamento di un sogno. Io ho voluto il Milan, la prima e per me l’unica squadra che mi ha voluto. In effetti in questi ultimi anni non è stato il Milan di sempre, ma per me era fondamentale essere protagonista di un progetto così importante: riportare questo club ai vertici del calcio. Per me è una bella sfida, più unica che rara, un’occasione che non accadrà più. Il Milan è il sogno di ogni bambino. Non ho subito il cambiamento, sono arrivato in punta di piedi“.

Andrea Conti, caratteristiche tecniche e passione per il gol

Andrea Conti ha poi parlato delle sue caratteristiche tecniche edel suo modo di giocare nell’Atalanta: “Sicuramente all’Atalanta sono stato agevolato dal fatto che ho giocato più avanzato, a centrocampo. Tornando alla difesa a 4 non so se riuscirò a ripetermi su questi livelli. Comunque ho una chiara propensione al gioco d’attacco, mi spingo spesso in avanti. Non riesco ad essere passivo, preferisco essere aggressivo. Forse molte, troppe volte lo sono anche troppo. Ma questo è il mio modo di giocare. Sono per il pressing offensivo, più da attaccante che da difensore. Fare l’ala? Come caratteristiche di corsa potrei anche farlo, ma non sono Suso nel duello diretto. Sul cross, non ho i piedi di Rodriguez. Insomma, ho ancora tanto da imparare“.

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