Papa Francesco: “Non siamo al mondo per morire, ma per generare vita”

Papa Francesco: “Non siamo al mondo per morire, ma per generare vita”

L’Angelus di Papa Francesco di venerdì 1 gennaio: “Ciascuno di noi è chiamato a realizzare la pace”.

CITTA’ DEL VATICANO – L’Angelus di Papa Francesco di venerdì 1 gennaio. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano il Pontefice, nonostante la dolorosa sciatalgia, si è rivolto ai fedeli nel consueto Angelus di Capodanno: “Iniziamo il nuovo anno ponendoci sotto lo sguardo materno e amorevole di Maria Santissima […]. Alla cura del prossimo e del creato è dedicato il tema della Giornata Mondiale della Pace, che oggi celebriamo […]. I dolorosi eventi che hanno segnato il cammino dell’umanità nell’anno trascorso ci insegnano quanto sia necessario interessarsi dei problemi degli altri e condividere le loro preoccupazioni […]. Ognuno di noi è chiamato a realizzare la pace […]“.

“Preoccupato per le violenze nello Yemen”

Subito dopo l’Angelus, il Pontefice ha ringraziato il presidente Mattarella per gli auguri e espresso preoccupazione per le violenze nello Yemen: “L’inasprimento delle battaglie sta causando numerose vittime innocenti. Prego affinché ci si adoperi a trovare soluzioni che permettano il ritorno della pace per quelle martoriate popolazioni […]. Auguro a tutti un anno di pace e di speranza, con la protezione di Maria, la Santa Madre di Dio […]“.

Papa Francesco

“Siamo al mondo per generare vita non per morire”

Come detto, la sciatalgia non ha permesso al Pontefice di celebrare la messa di Capodanno. La sua omelia è stata letta dal cardinale Pietro Parolin: “Non siamo al mondo per morire, ma per generare vita […]. Tutto comincia dal prendersi cura degli altri, del mondo, del creato. Non serve conoscere tante persone e tante cose se non ce ne prendiamo cura. Quest’anno, mentre speriamo in una rinascita e in nuove cure, non tralasciamo la cura. Perché oltre al vaccino per il corpo, serve quello per il cuore: e questo vaccino è la cura. Sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri, come fa la Madonna con noi“.