L’Angelus di Papa Francesco di domenica 14 marzo. Il Pontefice: “Dieci anni fa iniziata il sanguinoso conflitto in Siria”.
CITTA’ DEL VATICANO – Domenica 14 marzo è ritornato il consueto appuntamento con l’Angelus di Papa Francesco. Dopo il viaggio in Iraq, il Pontefice si è affacciato alla finestra del suo studio nella quarta domenica di Quaresima. Potrebbe essere l’ultimo appuntamento prima di Pasqua vista la zona rossa nel Lazio.
Papa Francesco sulla Siria: “Mettere via le armi e ricucire il tessuto sociale”
Papa Francesco si è soffermato sulla Siria a dieci anni dall’inizio del conflitto che “ha causato una delle più gravi catastrofi umanitarie del nostro tempo: un numero imprecisato di morti e feriti, milioni di profughi, migliaia di scomparsi, distruzioni, violenze di ogni genere e immani sofferenze per la popolazione […]“.
“Auspico un rinnovato e deciso impegno, costruttivo e solidale – ha aggiunto il Pontefice – in modo che, deposte le armi, si possa ricucire il tessuto sociale e avviare la ricostruzione e la ripresa economica […]“.
Papa Francesco: “La famiglia deve ritornare al centro della società”
L’altro argomento affrontato da Bergoglio è stato quello della famiglia: “Il 19 marzo si aprirà l’Anno della Famiglia Amoris Laetitia: un anno speciale per crescere nell’amore familiare. Invito uno slancio pastorale rinnovato e creativo per mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società. Prego perché ogni famiglia possa sentire nella propria casa la presenza viva della Santa Famiglia di Nazaret, che ricolmi le nostre piccole comunità domestiche di amore sincero e generoso fonte di gioia pur nelle prove e nelle difficoltà“.
Il messaggio per le Filippine
Nella Santa Messa il Pontefice ha inviato un messaggio alle Filippine in occasione dell’anniversario dei 500 anni dall’evangelizzazione: “In questa ricorrenza voglio esortarvi a non smettere l’opera di portare in giro per il mondo la Parola di Dio […]. Non scoraggiatevi mai nel camminare su questa strada“.