A carico del presidente Antonio Costa c’è un’indagine penale per presunta corruzione su investimenti “green” del governo.
Viene confermata la notizia sul suo presunto coinvolgimento in uno scandalo di corruzione in merito a investimenti “green”. E’ così che il premier portoghese Antonio Costa, annuncia in diretta alle televisioni nazionali le sue dimissioni.
L’indagine su Antonio Costa
“Ho fiducia nella giustizia, e resto a disposizione per ogni chiarimento”, ha dichiarato il premier dopo aver annunciato le sue dimissioni.
“È stato o sarà aperto un procedimento penale nei miei confronti. Ovviamente sono pienamente disponibile a collaborare con il sistema giudiziario in tutto ciò che riterrà necessario per accertare la verità su qualsiasi questione”, prosegue Antonio Costa.
“Voglio dire che non ho coscienza di aver commesso alcun atto illecito“, ma “ritengo che la dignità delle funzioni di primo ministro non sia compatibile con il sospetto di qualsiasi atto criminale”.
L’inchiesta per corruzione
L’inchiesta riguarda due miniere di litio nel nord del Portogallo e una centrale a idrogeno a Sines, a sud di Lisbona. Secondo l’accusa, Costa potrebbe aver incitato a “sbloccare” i progetti, ma non sono ancora stati resi noti i dettagli dell’indagine.
Tuttavia, Antonio Costa non sembra essere incriminato, ma è solo indagato. Diversa la sorte toccata invece ai suoi colleghi finiti in arresto: scattano le manette per il suo capo di gabinetto, Vitor Escaria, il consigliere Diogo Lacerda, il presidente della provincia di Sines Nuno Mascarenhas, e due imprenditori.
È stata perquisita anche la sede del Primo ministro insieme a diversi ministeri.
