Antonio Pappalardo non è più generale dei carabinieri

Antonio Pappalardo non è più generale dei carabinieri

Antonio Pappalardo non è più generale dei carabinieri. Il ministero della Difesa ha revocato il grado con un provvedimento amministrativo.

ROMA – Antonio Pappalardo non è più generale dei carabinieri. Come riportato dal Corriere della Sera, il ministero della Difesa ha dato vita ad un provvedimento amministrativo che revoca il grado al leader dei Gilet arancioni. La decisione è stata presa proprio per aver violato i doveri e portato discredito sulle forze dell’ordine durante la pandemia.

La vicenda, però, non è finita qui. Pappalardo, infatti, si è detto pronto a dare battaglia a questo provvedimento e molto probabilmente si andrà per vie legali per provare a ribaltare la decisione.

La posizione di Pappalardo

Ritracciato dall’Adnkronos e riportato dal Corriere della Sera, Antonio Pappalardo ha confermato “la notifica comportamenti che riguardano la mia attività politica, io sono presidente di un movimento politico e ho parlato davanti a tutti nel corso di manifestazioni pubbliche. Da anni mi perseguitano e mi sono già rivolto ai miei avvocati”.

Presenterò una denuncia – ha aggiunto – e chiederò in nome e per conto del mio movimento due milioni di euro di danni. Sabato abbiamo fatto una manifestazione a Milano e poi consegnato al vicequestore un verbale di arresto nei confronti di Mattarella, Draghi, governanti e parlamentari per usurpazione del potere politico, visto che il presidente della Repubblica è stato eletto da parlamentari non convalidati“.

Gilet Arancioni Pappalardo

Il Movimento dei ‘Gilet Arancioni’

Il Movimento dei ‘Gilet Arancioni’ è nato nel primo periodo della pandemia. In piazza il gruppo guidato da Pappalardo hanno sempre contestato le decisioni prese dal Governo per contrastare il coronavirus e l’ultima mossa è stata quella di chiedere l’arresto di premier e presidente della Repubblica.

Posizioni che hanno portato la Difesa a rimuovere il grado di generale al leader del movimento. “Hanno commesso un abuso – le sue parole – la decisione è stata presa nonostante l’annullamento da parte del Tar sulla sospensione disciplinare dalle funzioni del grado“.