“Mi hanno truffato”: la denuncia di Antonio Razzi che riguarda Trump

“Mi hanno truffato”: la denuncia di Antonio Razzi che riguarda Trump

L’ex senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, credeva di poter partecipare alla cerimonia di insediamento di Trump ma qualcosa è andato storto.

Era da tempo che aveva la convinzione di poter essere tra i fortunati ad assistere alla cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca come 47esimo presidente degli Stati Uniti. E invece… Antonio Razzi, ex senatore di Forza Italia e volto tv, ha raccontato in radio a ‘Un Giorno da Pecora’ la sua disavventura che lo ha portato a guardare tutto dal piccolo schermo.

Antonio Razzi

Antonio Razzi e la cerimonia di Trump

Intervistato in radio durante la trasmissione ‘Un Giorno da Pecora’, su Rai Radio 1, Antonio Razzi ha raccontato qualcosa di veramente particolare che gli è capitato e che lo ha costretto, al netto delle iniziali convinzioni, ad assistere alla cerimonia di insediamento di Donald Trump, dalla tv.

“Sono stato contattato dall’associazione di italoamericani ‘Noi con Trump'”, le sue parole. “Per raggiungerli in America e assistere all’insediamento di Donald Trump”, ha esordito l’ex senatore di Forza Italia.

“Mi hanno detto che dovevo esserci perché sono molto amato negli States”, ha aggiunto ancora Razzi spiegando di avere molte conoscenze a Mar-a-Lago così come a Washington e in Florida.

Eppure, qualcosa è andato storto…

“Mi hanno truffato”

Razzi ha spiegato che si era reso disponibile ad andare negli States ma con hotel e volo pagati da questa associazione. Al momento di fare le dovute verifiche, però, ecco il problema: “Mi sono fatto dare il nome dell’hotel che mi avevano detto di aver riservato. Ho chiamato per sapere se era così, e sapete come mi hanno risposto? ‘Lei chi è? Qui non c’è nessuna camera’”.

Tra gli altri errori, forse voluti, di questa vicenda da parte dell’associazione ce ne sarebbe stato uno molto grave: “Nel richiedere all’ambasciata americana il mio visto, il presidente di questa associazione ha detto che io ero stato in Siria e in Corea del Nord. Per non farmi avere il visto”, ha aggiunto l’ex senatore. “Questa persona, che non vogliono nominare è un furbacchione, praticamente mi ha truffato“.