Antonio Tajani smentisce ogni voce di “inciucio” sullo ius scholae e prende posizione anche sulle elezioni in Veneto.
Nemmeno le parole di Vittorio Feltri contro Forza Italia e il suo leader sembrano aver scosso la determinazione di Antonio Tajani, che continua a rivendicare la coerenza e la serietà della linea politica azzurra. Al centro della polemica lo ius scholae, tema tornato al centro della scena parlamentare, su cui il vicepremier ha voluto fare chiarezza: “Nessun inciucio“. Inoltre, ha voluto avvertire velatamente gli alleati sulle prossime elezioni in Veneto.

Tajani affronta la questione delle elezioni in Veneto
Sul fronte della politica locale, come riportato da L’Ansa, Antonio Tajani ha affrontato la questione delle prossime elezioni regionali in Veneto, assicurando che Forza Italia si presenterà al tavolo del centrodestra con una proposta chiara ma senza imposizioni.
“Noi vogliamo vincere le elezioni e governare bene in Veneto. Ogni forza farà le sue proposte e troveremo il candidato migliore, non si tratta di lottizzare“, ha dichiarato. Ha quindi indicato Flavio Tosi come nome proposto da FI, evidenziando che “sa amministrare“.
Pur precisando di non voler imporre la candidatura di Tosi, il vicepremier ha avvertito i suoi alleati che “non vogliamo neanche che ci vengano imposti” candidati da altri partiti.
Nessun “inciucio” dietro lo ius scholae
Antonio Tajani ha risposto con decisione alle polemiche emerse in questi giorni sul tema dello ius scholae, rivendicando la coerenza della proposta avanzata da Forza Italia. Ha sottolineato, aggiunge L’Ansa, che la proposta azzurra si basa su “10 anni di scuola dell’obbligo rispetto alla legge attuale“, e ha criticato l’attuale normativa che consente di ottenere la cittadinanza anche “essendo stati ai giardinetti o aver studiato in una madrassa“.
Con parole nette, ha voluto marcare la distanza dalle proposte del Partito Democratico: “Invito tutti coloro che fanno commenti a leggerla e non paragonarla a quella del Pd. Non c’è nessuna possibilità di assimilarci, nessun inciucio o accordo sottobanco“. Infine, ha ribadito di non chiudere al confronto politico, nemmeno con i leader dell’opposizione: “Non sono nemici personali“.