Pfizer sta mettendo a punto un’applicazione che riconosce il Covid da un colpo di tosse.
La nuova app finanziata dall’azienda farmaceutica Pfizer riconoscerà la presenza di Covid da un colpo di tosse. Con una precisione del 92% l’app sarebbe alla pari di un test antigenico, ma molto meno invasivo e più immediato. Un investimento di 116 miliardi di dollari del gigante farmaceutico statunitense con ResApp, azienda australiana che si occupa da tempo di assistenza sanitaria digitale.
L’azienda utilizza algoritmi per analizzare la tosse e i suoni respiratori e catalogarli in polmonite, bronchite, tosse o asma. I primi risultati hanno mostrato che questi algoritmi hanno una precisione del 92% per quanto riguarda il rilevamento del Covid dal suono della tosse. Quest’app ha registrato anche una specificità dell’80%. Significa che difficilmente ci saranno falsi positivi. Basandosi sui colpi di tosse sarà efficace solo sui sintomatici.
L’app in grado di riconoscere la malattia
Il programma di ResApp, ad agosto, ha ricevuto il marchio CE per la diffusione in Europa ed è stato approvato dalla Therapeutic Goods Administration australiana. “Siamo certi che l’accordo con Pfizer sarà d’aiuto alla nostra ricerca per rendere questa tecnologia sempre più precisa e affidabile, soprattutto per le persone che ne usufruiranno nel prossimo futuro, già in questo autunno “, spiegano i vertici di ResApp. “D’altronde il nostro obiettivo è quello di fornire alla comunità sempre nuovi strumenti per far fronte alle malattie, in questo caso per contenere un ritorno del Covid-19”.
Grazie all’intelligenza artificiale si stanno facendo molti progressi nella diagnostica scientifica. Lo stesso processo ResApp l’ha sperimentato sui pazienti affetti da alzheimer: qui il riconoscimento della malattia è stato possibile grazie biomarcatori biologici, legati alla forza delle corde vocali, alla respirazione, e al degrado muscolare.