La Sea Eye lancia un appello a Malta per la nave Alan Kurdi: “Il tempo sta peggiorando, preghiamo Malta di aiutare l’imbarcazione”.
ROMA – L’odissea dell’Alan Kurdi continua. Dopo il no da parte dell’Italia, la nave si è diretta verso Malta ma ancora il governo di La Valletta non ha dato il via libera allo sbarco. Attraverso i social l’ONG lancia un nuovo appello per cercare di avere l’autorizzazione per attraccare in un porto sicuro.
“Il tempo sta peggiorando – si legge – preghiamo mr. Joseph Muscat di aiutare l’Alan Kurdi. Quinto giorno, speriamo che le menti politiche si rasserenino rapidamente per fare ciò che è umano: proteggere la vita umana“.
Alan Kurdi, il braccio di ferro continua. La Sea Eye lancia l’appello
Il braccio di ferro sull’Alan Kurdi continua. Dopo diversi giorni a largo di Lampedusa, l’imbarcazione con i migranti a bordo si è messa in cammino verso Malta ma ancora non è riuscita ad ottenere il via libera per sbarcare. Proprio per questo la Sea Eye attraverso i social ha deciso di lanciare un chiaro appello al governo di La Valletta per ottenere il prima possibile l’autorizzazione ad attraccare.
Le condizioni del mare sono in peggioramento e la situazione è sempre più rischiosa. Possibile che nelle prossime ore ci sia il tanto atteso via libera anche se prima bisogna trovare l’accordo nell’Unione Europea per il ricollocamento dei migranti tra i Paesi membri.
A breve potrebbe intervenire Bruxelles per cercare di risolvere una questione che ormai dura da diverso tempo. L’Alan Kurdi continua a rimanere in mare con i migranti a bordo in attesa di un porto sicuro che non sembra arrivare. Un braccio di ferro simile a molti altri che si ripeterà molto probabilmente anche in futuro visto che sono pronte a ritornare in mare altre imbarcazioni.
fonte foto copertina https://twitter.com/seaeyeorg