L’appello della zia materna di Eitan: “E’ stato sottratto da una famiglia che non lo conosceva e non era stata vicina a lui in precedenza”.
ROMA – A distanza di diversi mesi dalla tragedia del Mottarone, la zia materna di Eitan ha lanciato un appello per far ritornare il piccolo in Israele: “Il bambino è stato sottratto da una famiglia che non lo conosceva, che in precedenza non era stata a lui vicina in alcun modo”.
Il bimbo, secondo quanto riportato dall’Ansa, è stato affidato alla zia paterna anche se per il legale della famiglia della madre “Eitan è in ostaggio“.
Il presidente della Comunità ebraica di Milano: “Una situazione abbastanza triste”
Il presidente della Comunità ebraica di Milano ha parlato di “una situazione abbastanza triste, non so che logica ci possa essere a portare il bambino in Israele. Loro lo giustificano con il fatto che sono i parenti materni e che quindi lo vogliono far crescere lì“.
E il rabbino capo di Torino Ariel Porto ha detto che “nei giorni scorsi Eitan è stato in ospedale, a Torino, per togliersi i gessi. Sta meglio e questa è una splendida notizia […]. I segni di ripresa ci sono, il suo percorso sarà lungo ma sta rispondendo bene e ci sta dando speranza di fronte alla tragedia che ha vissuto“.
Come sta Eitan
Condizioni in netto miglioramento per Eitan. Come detto, il piccolo sta continuando il percorso di recupero e in questa lunga strada ci sono tante altre persone. I ciclisti al bambino hanno donato una maglia di campione del mondo e un assegno di 30mila euro, i premi della 19esima tappa che ha cambiato percorso proprio per la tragedia del Mottarone. “E’ un gesto che fa onore ai ciclisti – il commento di Gianni Bugno – volevano dare un contributo in questo momento difficile per Eitan: era il minimo che potessero fare i corridori“.