Archiviato il caso La Russa Jr, la ragazza: "Dignità violata"
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Caso La Russa Jr archiviato, la vittima sbotta: “Dignità violata”

Ignazio La Russa

A proposito del caso La Russa Jr, la ragazza coinvolta nella vicenda giudiziaria ha parlato di “dignità violata” nei suoi confronti.

Il caso La Russa Jr avvenuto nel 2023, è giunto alla sua fase conclusiva. O per meglio dire, una parte di esso. L’accusa principale di violenza sessuale a carico del figlio del Presidente del Senato è infatti stata archiviata. Esito differente per la seconda, quella di revenge porn, per la quale è stato richiesto il rinvio a giudizio.

Per il Giudice dell’udienza preliminare di Milano, non c’è prova del fatto che i due indagati potessero rendersi conto del fatto che la ragazza fosse in grado di dare il suo consenso. Così come non c’è prova del fatto che la ragazza non fosse in grado di darlo. In seguito a questo verdetto, la reazione della diretta interessata è stata per ovvie ragioni fortemente negativa.

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Bilancia giustizia tribunale – news-mondo.it

Caso La Russa Jr: i fatti

La vicenda ha avuto inizio quando, nel 2023, una ragazza di 22 anni ha denunciato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa e il suo amico Tommaso Gilardoni. Il primo è di due anni più piccolo rispetto alla ragazza, mentre il secondo di anni al tempo ne aveva 23.

La ragazza ha denunciato i due sulla base di quanto raccontato dallo stesso La Russa, e sulla base di quanto raccontato dall’amica che era con lei. Trovandosi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, superalcolici e psicofarmaci, non ricordò granché di quella serata.

Di una cosa però era certa: non avrebbe mai avuto un rapporto sessuale con i due ragazzi. Proprio per questo motivo, il Giudice ha ritenuto che la sua denuncia fosse sincera, essendo la ragazza profondamente turbata dall’accaduto.

Le dichiarazioni della ragazza

Tramite contatto telefonico dal Paese in cui la ragazza si è trasferita, omesso per privacy e tutela, stando a ciò che riporta il Corriere la studentessa di 22 anni ha così commentato: “È un provvedimento ingiusto che è contro la mia dignità di donna, i fatti e le prove. Mi auguro che non finisca qui. Ora sono più forte, non mi arrendo. Ricorreremo alla giustizia europea“.

La perizia non ha reso possibile stabilire se la ragazza fosse in grado o meno di intendere e di volere. Non è stato possibile capire ciò nemmeno dai filmati a disposizione. Inoltre, la riforma Cartabia stabilisce che per andare a processo è necessaria la ragionevole previsione di condanna, aspetto da escludere in seguito alle indagini svolte dalla Procura. E la delusione della ragazza deriva proprio da questo insieme di circostanze avverse.

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ultimo aggiornamento: 31 Ottobre 2025 9:54

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