Si pensava non ci fosse testamento: ne sono stati trovati due. Ora una giuria deciderà quale sia valido, ma è già iniziato lo scontro tra i figli per l’ingente patrimonio.
Quando, il 16 agosto 2018, Aretha Franklin è venuta a mancare per un cancro al pancreas, si pensava che non avesse consegnato le sue ultime volontà a nessun testamento. Dopo mesi, tuttavia, di documenti ne sono stati ritrovati addirittura due e si è già scatenata la guerra tra i quattro figli della cantante.
Dove sono stati trovati i due testamenti
Entrambe le carte sono state rinvenute nell’abitazione della regina del soul nella periferia di Detroit, in Michigan: una si trovava in un armadietto chiuso a chiave, mentre l’altra sotto al cuscino di un divano.
I due testamenti, rispettivamente del 2010 e del 2014, sono scritti a mano con una calligrafia di non troppa facile lettura, ma questa condizione non invalida il loro contenuto secondo la legge dello Stato americano. Il 10 luglio 2023 è stato avviato il processo con il quale una giuria decreterà quale documento corrisponde alla vera volontà di Aretha Franklin: in una settimana arriverà la decisione.
Cosa dicono i due testamenti: lo scontro tra i figli
Il testamento del 2010 nomina come rappresentante unico del patrimonio della Franklin il terzogenito della cantante, Theodore White II, insieme con la nipote Sabrina Owen: chiaramente, lui sostiene che quello valido sia questo.
Le carte datate 2014, invece, indicano Kecalf Cunningham, secondo figlio della stella del soul, come co-esecutore del testamento: sarebbe lui in questo caso ad ereditare, con i nipoti, la villa da 1,2 milioni di dollari della madre. Questo documento trova il sostegno di Kecalf stesso e di Edward Franklin, quarto figlio della cantante.
A quanto ammonta il patrimonio di Aretha Franklin
Perchè tanto astio tra fratelli? La risposta sta probabilmente nel grande valore del patrimonio lasciato dalla Franklin: lasciati fuori gli abiti, che secondo le ultime volontà della cantante devono andare all’asta, si parla di quasi 5 milioni di dollari, tra abitazioni e ville come quella citata sopra, e denaro.