Arianna Meloni ricorda la strage di via D’Amelio: “Fu una molla per me e mia sorella Giorgia”. Le parole durante la fiaccolata a Palermo.
La strage di via D’Amelio non è rimasta nel cuore solo del figlio Manfredi, ma anche in quello di tanti italiani che continuano a ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta: tra questi, Arianna Meloni. La sorella della premier Giorgia ha partecipato alla fiaccolata a Palermo a 33 anni dall’attentato. In questa occasione, parlando con l’Adnkronos, ha ricordato come quell’evento sia stato per lei e la sorella una vera e propria “molla“.

Paolo Borsellino, Arianna Meloni presente alla fiaccolata
“Siamo qui come ogni anno per ricordare Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta che sono stati brutalmente uccisi nella strage di via D’Amelio. Sono un esempio, sono gli eroi del nostro tempo“, ha dichiarato Arianna Meloni all’Adnkronos, sottolineando la forza di quella tragedia per la storia del nostro Paese.
Un ricordo che, secondo lei, non deve spegnersi ma essere tramandato: “Io credo che il nostro compito sia quello di ricordarli e di raccontare le loro storie alle generazioni future, ai nostri figli e nipoti, sperando che loro facciano altrettanto per altri mille anni. Sono i figli della Nostra nazione“.
Il valore della memoria è stato al centro del messaggio della sorella di Giorgia Meloni, che ha aggiunto: “È importante mantenere viva la memoria, per chi ama la propria patria ricordare i suoi figli, le persone, gli esempi da seguire. È importante raccontare alle future generazioni quanto è brutta la mafia e il crimine e quanto ti rende schiavo. E quanto è bella la legalità e la giustizia. Ecco perché siamo qui“.
La frase che fu la “molla” per le sorelle Meloni
Ma il punto più profondo delle sue parole riguarda il legame personale con la strage di via d’Amelio, che ha rappresentato un momento di svolta per lei e per la sorella Giorgia Meloni. “Per me e mia sorella la strage Borsellino fu una molla, vedere quelle immagini dolorose. La frase di Antonino Caponnetto ‘E’ tutto finito’ fu una molla per iniziare il nostro percorso politico. Bisognava fare qualcosa e da lì è partito quello che abbiamo fatto. E in questo anno lo abbiamo fatto portando nel cuore questo esempi“, conclude.