La comandante della Sea Watch Carola Rackete è stata arrestata dagli uomini della Guardia di Finanza con l’accusa di resistenza contro nave da guerra.
Carola Rackete, comandante della Sea Watch, è stata arrestata dalle autorità italiane. La trentunenne, nota a tutti ormai come la Capitana, ha deciso di portare la nave nel porto di Lampedusa senza autorizzazione.
La Sea Watch forza il blocco: è nel porto di Lampedusa
La Sea Watch è stata intercettata in un primo momento da una motovedetta della Guardia di Finanza. Dopo alcuni minuti di stallo la nave dell’Ong ha raggiunto la banchina dove ha gettato l’ancora.
Arrestata Carola Rackete, capitano della Sea Watch
I militari della Guardia di Finanza solo saliti sulla nave e hanno arrestato il capitano. Carola Rackete, stando a quanto emerso e appreso fino a questo momento, sarebbe stata fermata con l’accusa di resistenza o violenza contro nave da guerra. Il reato, sancito dall’Articolo 1100 del codice della navigazione, è perseguibile con una pena da tre a dieci anni di reclusione.
Sbarcano i migranti
Raggiunto l’accordo con alcuni paesi europei per la redistribuzione delle quarantadue persone a bordo della nave, sono iniziate le operazioni di sbarco dalla Sea Watch.
L’indagine della Procura
Intanto dopo che la Sea Watch ha forzato per la prima volta il blocco navale entrando in acque italiane, la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo che vede tra gli indagati proprio Carola Rackete. L’ipotesi di reato è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La Procura ha aperto anche un secondo fascicolo, questa volta senza ipotesi di reato, per fare luce sul comportamento tenuto dalle autorità italiane. Il fascicolo è stato aperto in seguito a una serie di esposti da parte dei legali della Sea Watch e della Mediterranea.