È stato condannato e arrestato Raffaele Piccolo, lo stalker di Fabio Quagliarella. L’uomo è stato accusato di atti persecutori, calunnia e sostituzione di persona.
Dopo anni di paure, timori, insulti immeritati e indagini, l’incubo do Fabio Quagliarella si conclude nel migliore dei modi. È stato infatti arrestato Raffaele Piccolo, il poliziotto stalker che in maniera subdola gli ha rovinato la vita e forse in qualche modo anche la sua pur onorevole carriera, costringendolo a fare i conti con le etichette di mercenario e traditore.
Il dramma di Quagliarella
Il poliziotto amico di famiglia aveva messo in giro la voce che Fabio Quagliarella avesse rapporti con esponenti della camorra e che approfittasse della sua fama per avvicinare ragazzine. Un pedofilo.
Le accuse false avrebbero comunque costretto l’attaccante a lasciare la sua Napoli. Sia come squadra che come città. Il successivo trasferimento alla Juventus sarebbe stato un calvario umano che gli sarebbe valso l’odio della tifoseria azzurra che, ignara di tutto, ha pesantemente attaccato il giocatore. Che ha dovuto soffrire in silenzio per anni prima di poter raccontare la verità.
Raffaele Piccolo, il finto amico e subdolo carnefice di Fabio
Di fronte alle decine di messaggi minatori e di accuse e minacce, Quagliarella decide di rivolgersi alla polizia. Per sporgere denuncia si affida proprio a Raffaele Piccolo, il suo carnefice che gli era stato presentato da un amico e che in poco tempo era riuscito a intrufolarsi nella vita del calciatore guadagnando la sua fiducia e quella dei sui cari. Mentre nell’oscuro e in segreto minacciava e ricattava Quagliarella.
Le indagini, nonostante le numerose pressioni e richieste di Fabio, non sarebbero mai partite fino a quando il centravanti, forse per disperazione, non decise di rivolgersi a un altro poliziotto.
Condannato e arrestato lo stalker di Fabio Quagliarella
A quel punto per gli uomini delle forze dell’ordine tirare le fila del discorso è stato quasi automatico. I sospetti si sono concentrati su Raffaele Piccolo, quell’agente di polizia amico di Fabio che pure non lo aveva aiutato. Anzi, aveva occultato le richieste di denuncia.
Al termine delle indagini Raffaele Piccolo è stato arrestato, processato e condannato, e dal 25 ottobre si trova in carcere. Anche la giustizia ha fatto il suo corso.