Due persone sono state arrestate per maltrattamenti in una struttura per disabili nel Varesotto. Indagini in corso.
MILANO – Due persone sono state arrestate per maltrattamenti in una struttura per disabili nel Varesotto. Come riportato dal Corriere della Sera, il blitz è scattato nelle prime ore di martedì 13 aprile.
Oltre ai responsabili della comunità, la Procura ha emesso misure cautelari anche per cinque operatori: per due di loro è stato deciso l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, per gli altri tre la sospensione dell’attività di educatore socio assistenziale. I disabili sono stati trasferiti in un’altra struttura e nelle prossime settimane potrebbero essere ascoltati anche dagli stessi inquirenti.
Le indagini
Le indagini sono iniziate lo scorso febbraio dopo la denuncia da parte di una operatrice socio sanitaria assunta a tempo determinato. Una segnalazione che ha fatto partire gli approfondimenti per fare luce su quanto succedeva nella struttura.
Il periodo finito nel mirino degli inquirenti è quello dal 2017 alla denuncia, ma sono in corso tutti gli accertamenti per capire se questi maltrattamenti succedevano anche prima. La madre di una delle ospiti, infatti, ha raccontato che la figlia già nel 2005 aveva trascorso la notte all’aperto per punizione, con temperatura sotto zero.
Cosa succedeva nella casa per anziani
Le indagini hanno portato alla luce cosa succedeva in questa casa per disabili. Le operatrici per svegliare gli ospiti utilizzavano le secchiate di acqua fredda e, in alcune occasioni, erano costretti a saltare i pasti oppure a sostituire la colazione con il pranzo.
I disabili, inoltre, venivano obbligati a rimanere seduti con la chiesta in posizione eretta con un bastone inserito nella cintura e vincolato alla testa tramite una fascia.
Una vicenda che ha ancora diversi punti da chiarire. Gli approfondimenti continueranno nelle prossime ore e si cercherà di capire da quanto tempo andavano avanti queste violenze.