Violenza sessuale di gruppo, tre arresti a Siena. Il Corriere della Sera: “Tra i fermati anche Manolo Portanova”

Violenza sessuale di gruppo, tre arresti a Siena. Il Corriere della Sera: “Tra i fermati anche Manolo Portanova”

Tre arresti a Siena con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Tra i fermati anche un giocatore.

SIENA – Tre arresti a Siena con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Il blitz, come scritto da RaiNews, è scattato nella giornata di mercoledì 9 giugno dopo una settimana di indagini. Tra i fermati ci sarebbe anche un giocatore di una squadra di Serie A. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il calciatore coinvolto in questa vicenda è Manolo Portanova.

Le indagini proseguiranno nelle prossime settimane per cercare di ricostruire meglio quanto successo e valutare la posizione di una quarta persona, attualmente indagato a piede libero.

La denuncia

La denuncia è stata presentata da una ragazza nei giorni scorsi. La 20enne, secondo quanto raccontato dalla stessa alla polizia, sarebbe stata violentata durante una festa privata in un’abitazione a Siena. Subito dopo sono partite le indagini da parte degli inquirenti.

Accertamenti che hanno portato al fermo di tre persone, mentre una quarta è stata denunciata a piede libero. Tra i fermati anche un calciatore di una squadra giovanile di Serie A. Resta il massimo riserbo sui nomi delle persone coinvolte in questa vicenda. E presto i fermati potrebbero essere ascoltati per cercare di ricostruire l’accaduto.

Auto polizia

Da Siena a Messina, il calcio nei guai

Non è sicuramente un momento semplice per il calcio italiano. Non è la prima volta, infatti, che un calciatore viene arrestato per una presunta violenza sessuale. I precedenti episodi sono stati registrati a Verona e Messina e hanno riguardato sempre giovani tesserati.

Anche su questo serve un cambio di passo per cercare di evitare episodi simili. Possibile già dai prossimi mesi un comportamento molto diverso a livello giovanile e, in alcuni casi, servirà il pugno duro anche per fare in modo di non vedere più i nomi dei propri tesserati sulle pagine di cronaca.