Dall’aeroporto di Francoforte a quello di Venezia: il viaggio di Filippo Turetta verso la giustizia italiana.
Filippo Turetta, unico indagato nell’omicidio e sequestro di Giulia Cecchettin, è finalmente atterrato in Italia. Dopo essere stato detenuto in Germania, è giunto all’aeroporto di Venezia, da dove sarà trasferito al carcere Montorio di Verona. Isolato e sotto sorveglianza costante, il 22enne affronterà nei prossimi giorni l’interrogatorio di garanzia con il gip di Venezia.
Mentre il caso continua a tenere banco nei media, un nuovo aspetto emerge: l’analisi grafologica della firma di Turetta effettuata dalla grafologa forense Sara Cordella.
L’organizzazione del trasferimento
Il trasferimento è stato eseguito con la massima precisione: il Falcon 900, il velivolo utilizzato, è noto per aver riportato in Italia il marò Salvatore Girone dall’India sette anni fa. L’arrivo di Turetta a Venezia, con circa trenta minuti di anticipo rispetto al previsto, dimostra l’efficienza dell’operazione coordinata tra le autorità tedesche e italiane.
I segreti nascosti nella grafia di Turetta
La firma di Turetta è stata definita da Cordella come “apnea”, alludendo alla sua mancanza di respiro e alla strettezza generale. Le lettere, descritte come inclinate a destra e vicine tra loro, suggeriscono una personalità in cerca di connessione con gli altri, ma in un modo che trascende la normale interazione sociale.
Secondo Cordella, la grafia di Turetta rivela una sindrome di “bulimia affettiva”, ovvero una fame insaziabile di amore e affetto, un bisogno estremo di riempirsi di attenzioni fino al punto di saturazione. Questa caratteristica grafologica è interpretata come un simbolo di una gelosia e invidia profonde, che emergono con forza in situazioni di tensione.
La grafologa descrive la firma di Turetta come priva di emotività, mancante di quelle sfumature che caratterizzano l’essere umano. Questa osservazione aggiunge un ulteriore strato di complessità al profilo psicologico del giovane, già al centro di un caso che ha scosso l’opinione pubblica.
Mentre Filippo Turetta si appresta ad affrontare il sistema giudiziario italiano, l’analisi della sua grafia offre uno sguardo inedito sulla sua personalità. Queste informazioni, pur non avendo valore legale, contribuiscono a disegnare un quadro più ampio dell’indagato, aggiungendo un tassello importante alla comprensione di un caso che continua a suscitare interrogativi e dibattiti.