Vedremo Zelensky ad Atreju da Giorgia Meloni? I dibattiti di Fratelli d’Italia

Vedremo Zelensky ad Atreju da Giorgia Meloni? I dibattiti di Fratelli d’Italia

La famosa festa del partito di Fratelli d’Italia continua a far discutere. La domanda adesso è: ci sarà davvero il leader Zelensky?

Si avvicina l’Atreju, la nota kermesse politica di Fratelli d’Italia che si terrà a metà dicembre in occasione del primo anno di governo. Dopo lo scontro politico per il rifiuto di Elly Schlein all’evento, FdI si spacca in due sul leader ucraino, Volodymyr Zelensky: sarà presente o no alla festa del partito?

L’Italia sostiene ancora l’Ucraina?

Come fa sapere La Stampa, ci si interroga ancora sul sostegno all’Ucraina, come fa anche lo stesso governo. Da Palazzo Chigi si avverte una certa tensione, soprattutto dopo il recente messaggio di supporto di Giorgia Meloni al presidente Zelensky.

Secondo quanto trapela dal quotidiano però, “tra le chat a convergenze variabili ce n’è una, intitolata ‘Monitoraggio Chigi'”, che verrebbe usata per commentare gli ultimi articoli usciti online e offline. Una rassegna stampa, quindi, che mira a rivendicare posizioni, idee e proposte che si aggirano intorno a Palazzo Chigi.

Zelensky ad Arteju, Quadrozzi: “Non capisce nulla di politica”

Ma cosa si nasconderebbe nella chat a cui fa riferimento La Stampa? Pare che Paolo Quadrozzi – giornalista a stretto contatto con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano – abbia sollevato la questione sulla possibile presenza ad Arteju di Zelensky.

Mentre Giorgia Meloni si trovava a Zagabria, nei giorni scorsi Quadrozzi avrebbe scritto: “Se ha davvero detto questo non capisce nulla di politica, riferendosi al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari.

Fazzolari infatti, starebbe lavorando per “portare Zelensky alla kermesse”, venendo definito dal quotidiano come l’artefice della svolta atlantista di Meloni. All’interno di Fratelli d’Italia l’appoggio al leader ucraino potrebbe non trovare però largo consenso.

“Soprattutto se si esce dalla cornice istituzionale del governo di un Paese membro della Nato, e il sostegno si rende esplicito in una festa di partito, aggiunge la testata.