Dopo una cena a Roma, De Luca apre a Conte ma fissa “regole” precise per un’alleanza: ecco le sue ultime dichiarazioni.
Dopo la cena insieme a Roma, sembra rafforzarsi l’asse tra Vincenzo De Luca e Giuseppe Conte. Il governatore della Campania, come riportato da Corriere.it, ha riconosciuto la “posizione estremamente corretta” del leader del Movimento 5 Stelle, sottolineando l’importanza di partire da un programma condiviso e dai risultati ottenuti nella regione. Tuttavia, De Luca non rinuncia a puntualizzare le “regole” su cui costruire eventuali alleanze.

De Luca apre a Giuseppe Conte: il commento dopo l’incontro
Nel commentare l’incontro avvenuto mercoledì scorso, Vincenzo De Luca ha mostrato apprezzamento per l’atteggiamento di Giuseppe Conte: “Va dato atto a Conte di aver assunto una posizione di grande correttezza“. Il riferimento è alla volontà dell’ex presidente del Consiglio di partire dai contenuti e non dai nomi: “Prima di fare chiacchiere al vento cominciamo a discutere di un programma, delle cose da fare“.
Per l’attuale governatore, la continuità amministrativa rappresenta una condizione imprescindibile per qualsiasi accordo. “Il punto di partenza essenziale è il lavoro fatto in questi anni dalla Regione Campania“. spiega. Il messaggio sembra diretto e inequivocabile: si discute di coalizione, sì, ma solo a partire da ciò che è stato già costruito.
Coalizione aperta secondo le “regole” di De Luca
Pur riconoscendo la necessità di un confronto, Vincenzo De Luca precisa che non si tratta solo di scegliere candidati: “Ci si confronterà nell’ambito di una coalizione per verificare tutti i nomi che sono in discussione sul tavolo, le esperienze, chi è in grado di governare“.
Il governatore distingue tra campagna elettorale e capacità di amministrare. “Il problema non è la campagna elettorale, per il lavoro che abbiamo fatto questo non è un problema. Il problema è chi governa poi la Regione Campania“, ribatte.
Nel dialogo con l’ex premier, dunque, De Luca intravede la possibilità di un’intesa fondata su basi concrete. Ma non rinuncia a lanciare un monito: “Ci sono molti che a Roma non hanno capito che cos’è la Regione Campania, che è la trincea più impegnativa e difficile“.