Gli astronauti NASA, in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale da giugno 2024, rispondono alle affermazioni di Elon Musk.
Nel giugno 2024, gli astronauti della NASA Butch Wilmore e Suni Williams sono partiti per una missione di otto giorni a bordo della navicella Boeing Starliner. Tuttavia, a causa di problemi tecnici riscontrati durante il viaggio, la loro permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si è estesa ben oltre il previsto, raggiungendo otto mesi.

Le dichiarazioni di Elon Musk e le reazioni politiche
Durante questo periodo, i due astronauti hanno continuato a contribuire alle attività scientifiche e di manutenzione della stazione, adattandosi alle circostanze impreviste.
Recentemente, Elon Musk ha affermato che la sua azienda, SpaceX, avrebbe potuto riportare a casa gli astronauti in anticipo. Ma che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden avrebbe ostacolato questa possibilità per motivi politici. Queste dichiarazioni sono state supportate dall’ex presidente Donald Trump, che ha accusato l’amministrazione Biden di aver “abbandonato” gli astronauti nello spazio.
In una recente intervista dalla ISS, Butch Wilmore ha affrontato le affermazioni di Musk, sottolineando che, dal suo punto di vista, la politica non ha influenzato la situazione. Ha dichiarato: “Non credo di essere abbandonato. Non credo che siamo bloccati qui. Abbiamo cibo. Abbiamo vestiti. Abbiamo un passaggio per tornare a casa nel caso in cui accada qualcosa di veramente brutto alla Stazione Spaziale Internazionale“.
La pianificazione del rientro sulla Terra
La NASA ha pianificato il rientro degli astronauti con la missione Crew-10 di SpaceX, il cui lancio è previsto per il 12 marzo 2025. Dopo l’arrivo del nuovo equipaggio sulla ISS, Wilmore e Williams potranno finalmente tornare sulla Terra, concludendo una missione che, sebbene prolungata, ha continuato a contribuire significativamente alla ricerca scientifica in orbita.
Nonostante le speculazioni e le accuse politiche, la situazione degli astronauti Wilmore e Williams sembra essere stata gestita seguendo protocolli operativi standard, con la sicurezza degli astronauti come priorità assoluta. Il loro imminente ritorno sulla Terra rappresenta la conclusione di una missione che ha affrontato sfide impreviste. Dimostrando la resilienza e la dedizione degli equipaggi spaziali.