In Giappone si commemora l’ecatombe nucleare su Nagasaki. Il 9 agosto 1945, tre giorni dopo Hiroshima, gli Stati Uniti lanciano una seconda bomba atomica.
Tre giorni dopo Hiroshima, il Giappone si ferma nuovamente per ricordare Nagasaki. La città nipponica venne rasa al suolo, ponendo di fatto fine alla resistenza agli Alleati.
9 agosto 1945, ecatombe nucleare a Nagasaki
Oggi ricorre infatti il 76° anniversario del lancio della bomba atomica statunitense che distrusse la città situata sulla costa sud-occidentale. Era il 9 agosto 1945. A Nagasaki si è svolta una cerimonia sobria alla presenza delle autorità. “Essendo l’unico Paese che ha subito bombardamenti atomici durante la guerra, è nostra missione immutabile far avanzare costantemente gli sforzi della comunità internazionale, passo dopo passo, verso la realizzazione di un mondo libero dalle armi nucleari“, ha affermato il primo ministro giapponese Yoshihide Suga nell’occasione.
“I leader mondiali devono impegnarsi a ridurre le armi nucleari e costruire la fiducia attraverso il dialogo, e la società civile deve spingerli in questa direzione“, ha detto il sindaco Tomihisa Taue.
La commemorazione
La bomba gettò la città giapponese in un inferno atomico, uccidendo 74.000 persone. I sopravvissuti e pochi dignitari stranieri presenti oggi alla commemorazione hanno recitato una preghiera silenziosa alle 11.02 ora locale, le 4.02 in Italia, l’ora esatta in cui è stata lanciata la seconda e ultima arma nucleare usata in tempo di guerra. Per il secondo anno consecutivo, le presenze alla cerimonia erano ridotte al minimo a causa delle misure anti coronavirus.