Si alzano nuovamente i toni tra Corea del Nord e Stati Uniti. Da Pyongyang si levano accuse nei confronti della diplomazia americana, giudicata “falsa”.
PYONGYANG – Tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti i rapporti si sono raffreddati già nella seconda parte del quadriennio targato Trump, dopo lo storico incontro con Kim Jong-un. E ora, con l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, il braccio di ferro rischia di farsi ancora più serrato.
La posizione di Biden
Mercoledì scorso, nel suo primo intervento al Congresso, il 78enne di Scranton aveva dichiarato di essere pronto a avere un approccio di “diplomazia aperta” con Pyongyang sulla denuclearizzazione. Il capo degli Stati Uniti aveva al tempo stesso ribadito che la sua amministrazione affronterà la minaccia rappresentata dal programma nucleare del regime di Kim Jong-un “anche con una severa deterrenza“, se necessaria. La Casa Bianca si dice disposta a negoziare.
Corea del Nord: “Diplomazia americana è falsa”
Parole e toni che però non sono piaciuti a Pyongyang. Il ministro degli Esteri nordcoreano, in un comunicato diffuso dalla Kcna, ha affermato: “La diplomazia è stata usata dagli Stati Uniti come una sorta di pubblicità ingannevole destinata a coprire i loro atti ostili“, avvertendo Biden di aver commesso un “grosso errore” con la sua posizione “obsoleta” nei confronti del Paese asiatico. Fa eco Kwon Jung Gun, funzionario dello stesso ministero, il quale dichiara: “Si tratta di parole che riflettono chiaramente l’intenzione di continuare la politica ostile nei confronti della Corea del Nord, la stessa condotta dagli Stati Uniti per oltre mezzo secolo. Ora che è diventato chiaro il punto chiave della nuova politica americana nei confronti della Corea del Nord, saremo costretti ad adottare misure corrispondenti“.