Sembrerebbero coinvolte anche le direzioni degli Enti locali. Divulgati dati anagrafici su stati finanziari e patrimoniali.
L’attacco hacker esploso in Sardegna, parrebbe coinvolgere migliaia di file, pari a 155 giga. Stiamo parlando di un attacco informatico che sta danneggiando enormemente la regione Sardegna. All’interno del sito istituzionale, l’amministrazione farebbe riferimento “alla pubblicazione nel dark web, di cartelle contenenti dati personali dei propri dipendenti e degli utenti di alcune direzioni generali”.
Inoltre, la Regione ha tenuto a ribadire che la situazione sarebbe emersa già a partire dal 17 Giugno scorso e “che la documentazione illegittimamente divulgata potrebbe arrecare conseguenze ai diritti degli interessati coinvolti, quali ad esempio l’usurpazione di identità, la perdita di controllo da parte degli interessati sui dati personali che li riguardano”.
All’interno di questo quadro, sembrerebbero coinvolte anche le direzioni di Enti locali e Protezione civile.
Ego: “Attenzione a posta e messaggi”.
Sardegna sotto attacco
La Regione Sardegna ha chiarito che: “Il dark web è una rete che offre i contenuti attraverso un indirizzo nascosto che non permette di individuare facilmente il proprietario del sito, accessibile soltanto utilizzando uno strumento specifico, il browser Tor, progettato per assicurare l’anonimato sulle reti di computer”.
Gli oggetti della divulgazione illecita? Facile da intuire! Parliamo di dati anagrafici e sensibili (cv, documenti d’identità, numeri di telefono ect.), di dati sanitari oltre che di informazioni legate allo stato finanziario e patrimoniale. Tra i dati rubati, ci sarebbero anche dei Green pass.
In altre parole, si tratterebbe di migliaia di file, per un totale di 155 giga. Solerte il consiglio della Regione Sardegna, che ha incitato i dipendenti e tutta l’utenza coinvolta, a fare attenzione ai messaggi istantanei, oltre che alla posta elettronica, quali elementi cardine e maggiori “imputati”, nel veicolare dati sensibili di estrema importanza. Altro consiglio, sarebbe quello di aggiornare periodicamente le proprie password di accesso.