L’attacco di Salvini al mini-corteo di Roma per le celebrazioni del 25 aprile.
ROMA – Duro attacco sui social da parte di Matteo Salvini al mini-corteo di Roma per le celebrazioni del 25 aprile. “Per le strade della Capitale, oggi. Senza polemica, solo una riflessione. Gli Italiani sono chiusi in casa, niente messe, funerali e matrimoni. Niente bimbi nei parchi giochi, multe a chi corre o porta il cane lontano da casa. Ma con la bandiera rossa tutto è possibile. Boh“.
Salvini al Governo: “Basta autocertificazioni”
E’ stato un 25 aprile ricco di interventi da parte di Matteo Salvini che ha chiesto al Governo di eliminare le autocertificazioni: “Il primo passo per la ‘fase 2’ è fidarsi dei cittadini e lasciare tornare le forze dell’ordine al loro lavoro. Dall’11 marzo al 23 aprile solo il 3,6% dei cittadini sono stati sanzionati, questo significa che gli italiani sono un popolo disciplinato e rispettoso“.
“Pronto il piano di ricostruzione nazionale”
In un’intervista al Corriere della Sera il leader della Lega è ritornato sul Mes: “Lo pagheremo con il sangue. Soldi prestati a scadenze troppo brevi e a precise condizioni, decise da Berlino. Berlusconi? Ne avevamo parlato qualche giorno fa e poi se ne è uscito sostenendo il Mes. Speriamo che nessuno abbia intenzione di fare da stampella a questo governo. Sugli effetti di questa decisione ne parleremo fra tre o quattro anni“.
Salvini attraverso le pagine del quotidiano ha rilanciato il piano di ricostruzione nazionale: “Ci stiamo lavorando duramente e lo presenteremo il 1° maggio. Chiediamo una modifica radicale degli appalti, basta controlli preliminari. Tutti gli accertamenti si fanno dopo e chi è stato furbo finisce in carcere. E poi l’azzeramento delle cartelle esattoriale. Ne sono in arrivo 8 milioni, basta con questa zavorra“.
Consigliere leghista: “Cecchino, spara sulla persona che canta ‘Bella Ciao'”
E’ polemica per un post sui social di un consigliere leghista del Comune di Sarzana. “Edificio giallo, terzo piano, secondo balcone da sinistra. C’è uno che canta ‘bella ciao’. Cecchino spara“. Una fare che non è piaciuta al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha chiesto l’apertura di un’indagine interna visto che il politico è anche un brigadiere dell’Arma dei Carabinieri.
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