Attentato alla vicepresidente argentina: artefice è neonazista

Attentato alla vicepresidente argentina: artefice è neonazista

L’uomo che ha tentato di uccidere la vicepresidente argentina è un neonazista brasiliano.

Fernando Andre Sabag Montiel, l’uomo di 35 anni di origini brasiliane è stato arrestato la notte scorsa per aver tentato di assassinare Cristina Fernández de Kirchner, vicepresidente dell’Argentina. Si trovava in mezzo alla folla che ha atteso la vicepresidente sotto casa per manifestare il supporto all’avvocata indagata per corruzione. In mezzo alla folla ha preso la sua pistola e ha sparato ma per fortuna la pistola non ha sparato forse perché scarica e l’attentato è stato scampato.

Ma questo è bastato ai sostenitori di Cristina Kirchner per fermarlo. La polizia lo ha arrestato e portato in carcere per interrogarlo. Il precedete arresto a suo carico era per possesso d’armi: un coltello di 12 centimetri. Sui suoi profili social usa uno pseudonimo e si descrive come un cristiano praticante. Ma nell’identikit dell’uomo che ha commesso l’attentato c’è ben altro, ovvero alcuni tatuaggi che richiamano l’ideologia nazista tra cui il sole nero sul gomito ideato dal capo delle SS Himmler ispirato alla simbologia vichinga. Inoltre, sui social segue pagine come “comunismo satanico” e altre scienze occulte.

Polizia

Il movente dell’attentato resta un mistero

Ancora non è chiaro agli inquirenti se l’uomo che ha attentato alla vicepresidente abbia agito da solo come lupo solitario oppure faccia parte di un gruppo che vuole colpire la Kirchner. “Questo incidente”, ha subito detto il presidente Alberto Fernández in un messaggio diffuso via radio e tv attorno alla mezzanotte, “è estremamente grave. E’ la cosa più grave che sia accaduta da quando abbiamo recuperato la democrazia nel 1983”. Per oggi è stata dichiarata festa nazionale per “dare la possibilità a tutti di manifestare in pace”, ha aggiunto il presidente.

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