Dopo l’attentato a Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania, la direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, si dimette.
La direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, ha rassegnato le sue dimissioni dopo le forti pressioni ricevute da entrambi gli schieramenti politici a seguito dell’attentato all’ex presidente Donald Trump.
L’episodio, avvenuto il 13 luglio durante un comizio a Butler, Pennsylvania, ha evidenziato gravi lacune nella sicurezza, portando a un acceso dibattito e a richieste di responsabilità.
Kimberly Cheatle si dimette: è crisi nella Secret Service
Durante l’audizione alla Commissione di Sorveglianza della Camera, come riportato da Tgcom24, Cheatle ha ammesso il fallimento del Secret Service nel proteggere adeguatamente Trump e gli altri presenti all’evento.
L’attacco ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre due, oltre allo shock e alla preoccupazione a livello nazionale.
La donna, nel corso dell’audizione, non è riuscita a fornire dettagli sufficienti sulle misure di sicurezza adottate, suscitando l’ira dei deputati di entrambi i partiti.
“Mi assumo la piena responsabilità per la mancanza di sicurezza,” ha dichiarato Cheatle in una mail allo staff.
“Alla luce dei recenti eventi, è con il cuore pesante che ho preso la difficile decisione di dimettermi dalla carica di direttore“, conclude.
La reazione negli Usa
Le dimissioni di Cheatle sono state accolte con approvazione sia dai repubblicani che dai democratici. Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha dichiarato ai giornalisti: “Le dimissioni della direttrice del Secret Service erano dovute e avrebbe dovuto farlo una settimana fa“.
Anche il presidente Joe Biden ha riconosciuto il contributo al paese, esprimendo gratitudine per i suoi decenni di servizio.
“Ha dedicato e rischiato la sua vita per proteggere il Paese,” ha affermato il presidente Usa, sottolineando l’importanza di garantire che eventi simili non si ripetano in futuro.
Il presidente ha inoltre annunciato che presto nominerà un nuovo direttore del Secret Service.
L’ex presidente Donald Trump, dal canto suo, ha usato il social network Truth Social per esprimere il suo sdegno verso l’attuale amministrazione.
